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Pagelle / La frase di Conte sull’Europa (e sulla società) può far più male del pareggio

Il feroce realismo di Conte nel post-partita fa il paio con gli errori/orrori di Juan Jesus e Mazzocchi sul gol dell’Udinese

Pagelle / La frase di Conte sull’Europa (e sulla società) può far più male del pareggio
Ni Napoli 09/02/2025 - campionato di calcio serie A / Napoli-Udinese / foto Nicola Ianuale/Image Sport nella foto: Scott McTominay

Le pagelle di Napoli-Udinese 1-1, a cura di Fabrizio d’Esposito.

MERET. Si comincia e i bianconeri friulani possono segnare quattro volte in meno di venti minuti. Al giovane Meret, stasera, tocca faticare parecchio tra respinte di mano e di piede, ma il pericolo vero alla fine si manifesta nel fuoco amico della catastrofica coppia formata da Giovannino Gesù e don Pasquale il Biondo. Amen – 6,5

DI LORENZO. Il Napule gioca bene solo nel primo tempo e grazie soprattutto alla solita destra dell’Eurocapitano e di Na-Politano. Poi gli azzurri s’imballano e Di Lorenzo annaspa sovente sul gigante Lucca – 6

RRAHMANI. Almeno lui, là dietro, non fa cappellate esiziali. Ed è tanto – 6

JUAN JESUS. Un solo errore che però costa due punti in quella che poteva essere una fase cruciale del campionato, a favore del Napule. Giovannino Gesù non lascia la palla al giovane Meret e insieme con don Pasquale il Biondo confeziona un manifesto universale dell’idiozia calcistica – 4

MAZZOCCHI. Non solo l’erroraccio fatale per evitare il fallo laterale che poi favorisce l’immediato pareggio dell’Udinese. Sparisce per lunghi momenti dalla partita e quando ricompare non imbrocca nulla, né un facile assist per Lukakone Nostro, né un cross – 4

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ANGUISSA. Deambula a vuoto. Più che stanco sembra abulico – 4,5

RASPADORI dal 71’. Venticinque minuti di nulla – 4,5

LOBOTKA. Zambo è uno spettro e il povero Lobo deve fare avanti e indietro tra la terra di mezzo e la difesa per tentare di accocchiare qualcosa, non senza sbagli insoliti per un costruttore del suo rango. La ripresa è uno sperpetuo di passaggetti tra lui, Amir e Giovannino Gesù – 5

GILMOUR dall’81’. Senza voto

McTOMINAY. Scott il Rosso è l’unico azzurro pericoloso. Superba la cabeza dell’illusorio vantaggio e nella ripresa l’unica occasione è la sua, con quel tiro da fuori – 6,5

POLITANO. Nel primo tempo potrebbe segnare almeno due volte, senza dimenticare il grande lavoro lì a destra. Nel secondo tempo, si smarrisce per la stanchezza – 5,5

NGONGE dal 71’. Non azzecca una palla che sia una. Mamma mia – 4

LUKAKU. In partite del genere il colpo risolutivo potrebbe arrivare da un campione come lui. Ma non arriva, purtroppo – 4,5

SIMEONE dal 71’. Un’altra sostituzione superflua – 5

NERES. Il profeta David si normalizza e si perde quasi sempre nel passaggio finale, quello decisivo, tranne una volta quando serve Na-Politano nel primo tempo. Peccato – 5,5

OKAFOR dall’87’. La mossa della disperazione, che spiega il crudo realismo di Conte nel dopo-partita – senza voto

CONTE. “La richiesta del club era di rientrare in Europa, che significa anche Europa League e Conference League”: il Napule non sfrutta la sconfitta dell’Inter a Firenze e Conte fa professione di un realismo feroce. Rassegnazione? Delusione? Furbizia preventiva, per mettere le mani avanti? L’esegesi delle sue parole terrà banco per tutta la settimana. Ancora: “Punti persi per l’Europa”. E poi quel “fidatevi” ripetuto all’infinito e riferito ai “ragazzi che stanno facendo qualcosa di straordinario”. Sintesi finale: “Chiedendo cose oltre (quella cosa lì, insomma, ndr) si rischia di andare fuorigiri”. Sovente nella storia degli azzurri le partite con l’Udinese sono state uno snodo decisivo e stasera l’allenatore è stato spietatamente realista nel prendere atto dei limiti di questa squadra. Certo, il secondo pareggio consecutivo porta allo scoperto una stanchezza fisica e mentale (si pensi ad Anguissa) ma le cinque sostituzioni possono apparire finanche come uno sfregio alla società, dopo il fallimentare mercato di gennaio. Ecco forse la ragione di quella frase sull’Europa. Per la serie: la società questo mi ha chiesto, non di più. Vedremo, mancano ancora quattordici partite ma il pareggio di stasera può essere la spia di qualcosa che va oltre il campo – 6

ARBITRO MARINELLI. Non commette errori decisivi – 6

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