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Pavoletti: «A Napoli non mi sono mai lamentato, ma sarei dovuto arrivare forse con più esperienza»

A Radio Serie A: «Ho lavorato duramente, forse avrei dovuto tenere botta e dire “cavolo, mi ha comprato il Napoli, perché devo andare via dopo sei mesi?”».

Pavoletti: «A Napoli non mi sono mai lamentato, ma sarei dovuto arrivare forse con più esperienza»
Ci Napoli 16/12/2023 - campionato di calcio serie A / Napoli-Cagliari / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Amir Rrahmani-Leonardo Pavoletti

Leonardo Pavoletti è intervenuto a Radio Serie A e ha parlato dell’esperienza avuta da giocatore del Napoli; l’attaccante ha vestito la maglia azzurra per 6 mesi nel 2017, collezionando solamente 10 presenze.

Pavoletti: «A Napoli non mi sono mai lamentato, ma sarei dovuto arrivare forse con più esperienza»

Il centravanti del Cagliari ha dichiarato:

«Napoli? Non ho rimpianti. Per dire, non sono mai andato a parlare con un allenatore perché la situazione andava storta. Non mi sono mai lamentato. Ho lavorato e poi a fine anno sono andato via. Però poi ho sempre visto che con il lavoro le cose andavano bene. A volte mi accorgo che molto probabilmente a Napoli non ero pronto. Forse ci sarei dovuto arrivare con qualche anno in più. Magari dovevo tenere botta e dire “cavolo mi ha comprato il Napoli, perché devo andare via dopo sei mesi?” Un giocatore magari si deve ambientare. Non siamo robot che attacchi e stacchi una spina e tutto è uguale in qualsiasi squadra tu sia. Siamo umani, quindi puoi sentire il cambiamento, un nuovo tipo di gioco o di allenamento. Ero stato molto bene, avevo trovato uno degli spogliatoi più belli e simpatici di sempre. Però avevo sentito questa esigenza di cambiare e per fortuna spuntò l’idea Cagliari e mi allettò molto».

L’attaccante: «Napoli? A livello umano mi ha dato tanto. Non è colpa di nessuno l’addio»

Il Secolo XIX intervista Leonardo Pavoletti, centravanti del Cagliari, ex Napoli. Parla anche dei suoi trascorsi in azzurro.

«A livello umano mi ha dato tanto, in campo il matrimonio non è andato a buon fine, ma non è colpa di nessuno. A posteriori potrei dire che ho sbagliato ad andare, ma a quell’età, dopo che sei arrivato in A e con l’occasione di fare la Champions contro il Real era il momento di provarci».

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