Come “quando gli sfottò diventano proverbiali, addirittura dei tormentoni. Tipo «hai due piedi come due ferri da stiro». Questa era l’intenzione di Gasperini”
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Per il Corriere di Bergamo Gasperini è stato frainteso, le sue parole post Atalanta-Brugge su Lookman non erano offensive. Lo scrive nel suo editoriale Gigi Riva che rimarca come le parole del tecnico siano state estrapolate dal contesto. Era una battuta goliardica da spogliatoio, Gasperini era sì arrabbiato per il risultato ma aveva anche elogiato Lookman pochi secondi prima.
Per poi concludere il suo pensiero sull’attaccante:
«Il rigore? Non doveva calciarlo Lookman, è uno dei peggiori rigoristi che abbia mai visto. I rigoristi erano De Ketelaere e Retegui, però evidentemente era euforico e c’è stato questo episodio. Potevamo sbagliarlo anche con qualcun altro, però non è stato un bel gesto. Lì la partita si è un po’ smorzata».
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Si è montata una polemica, quella di Gasperini su Lookman una battuta
Si è montata come la panna una bufera mediatica degna di miglior causa, che ha scatenato anche molti leoni da tastiera. Non si vedeva l’ora si sguazzare in un caso da bar sport, quali sono i social media.
Le parole pronunciate dal tecnico sono quelle, è inequivocabile, ci sono le registrazioni. E le parole, le leggete qui sopra, sono importanti, definiscono il mondo. Ma le parole non sono tutto se non inserite nel contesto, evidenziandone il tono, l’intenzione, la postura stessa di chi le racconta. Il testo e il contesto, appunto. Nella pancia del Gewiss, in sala stampa, l’altra sera Gasperini era insolitamente conciliante, mai ciglioso come spesso gli capita, nonostante una sconfitta che brucia anche se l’andamento della partita non ci ha lasciato nemmeno il tempo di avere un rammarico. E su Lookman aveva già speso elogi, aveva sottolineato quanto fossero mancati alla squadra il suo talento, la sua imprevedibilità. Alla domanda sul rigore sbagliato ha risposto con un mezzo sorriso sulla bocca, con l’ironia tipica dello spogliatoio quando gli sfottò diventano proverbiali, addirittura dei tormentoni. Tipo «hai due piedi come due ferri da stiro», oppure «non centri la porta nemmeno se fosse larga come un condominio». Questa era l’intenzione di Gasperini, svelando l’imperizia di Lookman dagli undici metri. E aggiungendo «magari l’avrebbe sbagliato anche qualcun altro».
È capitato diverse volte a Gasperini di andare sopra le righe, lo conosciamo, non questa. A meno che si smetta di considerare il calcio per quello che in fondo è, un gioco, dove anche le battute sono ammesse, per farlo diventare una questione esiziale manco si parlasse di risolvere il destino delle guerre.