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Persino la Gazzetta ha dubbi sui due rigori negati al Napoli, boccia Fabbri

“Direzione con evidenti incertezze. Sfugge di tutto. E restano dubbi in serie sui due rigori non dati al Napoli”

Persino la Gazzetta ha dubbi sui due rigori negati al Napoli, boccia Fabbri
Fp Roma 02/02/2025 - campionato di calcio serie A / Roma-Napoli / foto Federico Proietti/Image Sport nella foto: Michael Fabbri

Persino la Gazzetta ha dubbi sui due rigori negati al Napoli, boccia Fabbri

Persino la Gazzetta ha dubbi sull’arbitraggio di Fabbri in Roma-Napoli. Gli dà 5.

Scrive la Gazza:

Non sanzionato fallo (dritto sull’uomo) di Juan Jesus su El Shaarawy. Non c’era giallo per simulazione a Politano: Pisilli lo prende al piede appena dentro l’area. Regolare la posizione di Spinazzola sul gol. Tanti dubbi su McTominay a terra in area: Koné lo spinge col braccio sulla spalla. Giusto il cartellino giallo a Koné. E manca un’ammonizione a Lukaku (su Paredes).

Fabbri, voto 5: Direzione con evidenti incertezze. Sfugge di tutto. E restano dubbi in serie sui due rigori non dati al Napoli.

Il Corriere dello Sport è più in difficoltà perché l’avversaria del Napoli è la Roma (il Corsport è di Roma) e quindi è più guardingo: 5,5 all’arbitro.

Fabbri inizia la sua partita con un evidente errore. Al 14’ del primo tempo l’arbitro ammonisce, con convinzione, Politano per simulazione. Di sicuro un’esagerazione, anche perché le immagini mostrano che potrebbero esserci gli estremi per l’assegnazione di un calcio di rigore. Politano, infatti, arriva in anticipo sul pallone e Pisilli intercettando la traiettoria dell’avversario, lo sgambetta. Voto 5,5

A livello disciplinare la prestazione di Fabbri non è stata lineare.
Al 22’ del secondo tempo manca l’ammonizione a Lukaku per l’intervento in ritardo su Paredes. Al 18’ st poteva starci il giallo per Jesus. Sempre nell’area di della Roma, al 32’, il Napoli ha reclamato per l’intervento di Koné su McTominay. C’è una mano sulla schiena, resta qualche dubbio, ma giusto lasciare la valutazione al campo con Fabbri che era in buona posizione. 

Lo strano arbitraggio di Fabbri (Il Napolista)

I minuti di recupero segnano lo sliding doors del campionato. L’Inter poteva scendere giù, il Napoli salire a +6 e invece tutto resta uguale. Gli azzurri perdono un’occasione per allungare perché non la chiudono e anche perché c’è l’ennesimo errore arbitrale madornale: Politano atterrato con un pestone sullo 0-0 ma viene ammonito per simulazione. “Che significa”, direbbe Antonio Conte che ha provato a calare la saracinesca difensiva passando al 5-3-2 finale ma Angelino ha trovato il tiro della domenica.

Nel primo tempo il Napoli entra in campo e fa capire che vuole gestire il gioco, prendere campo. Dopo un clamoroso errore di Fabbri che ammonisce Politano per simulazione mentre era un fallo netto di rigore, gli azzurri macinano gioco. McTominay sbaglia davanti a Svilar nella stessa posizione di Bergamo. All’ennesimo lancio di Juan Jesus Spinazzola buca la difesa giallorossa e beffa il portiere con un pallonetto nel più classico gol dell’ex. La partita sembra quasi spegnersi con il Napoli in controllo e solo al 45° gli azzurri rischiano con il primo tiro in porta parato da Meret sugli sviluppi di un calcio d’angolo.

Nel secondo tempo il Napoli continua a fare la partita ma senza spingere in forcing provando alcune sortite dove manca la precisione nel tiro o nell’ultimo passaggio. La Roma prova a ripartire in contropiede. Con le sostituzioni gli azzurri arretrano con il 5-3-2 e i giallorossi prendono coraggio con una squadra super offensiva a 3 punte e mezzo. Nel recupero all’ultimo assalto Angelino lasciato solo trova il jolly al volo.

Tutto invariato, dunque. L’Inter giovedì può mettersi a pari punti se batte la Viola. Il Napoli attende novità dal mercato domani e, vedendo i cambi, servono rinforzi per questo testa a testa con i nerazzurri. Il Napoli dovrà approfittare del calendario e mettere quella cattiveria vista a Bergamo e contro la Juve, al minimo calo sei punito. Sperando che orrori come quello di Fabbri non ricapitino più perché come dice il coach british-pugliese: “poi sorgono i retropensieri”.

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