Il Ministro dell’Interno dopo i fatti di Udine: “Dobbiamo allontanare i soggetti interessati solo ad occasioni di scontro violento”. Come? “Occorre sviluppare ancora una riflessione”
Ogni volta che gli ultras si contrano, allo stadio come su una ferrovia come in autostrada, il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi dice che “si impone una riflessione”. Riflettendo riflettendo, tavola rotonda (il tavolo, l’arma più usata dagli italiani) dopo incontro istituzionale, gli ultras continuano a pestarsi indignando governo e “mondo del calcio”. Poi si ricomincia. E’ strategia della marmotta.
Stavolta, giusto per aggiornare il file, nel fine settimane c’è stato l’agguato dei tifosi dell’Udinese e del Salisburgo che hanno bloccato i binari e costretto a fermarsi un treno con a bordo i tifosi del Venezia. Incidenti, danni, Daspo. Il solito menù. E che cosa dice Piantedosi oggi? “Soltanto grazie alle azioni di prevenzione messe in campo e alla professionalità delle forze dell’ordine è stato scongiurato un bilancio ancor più pesante. La gratitudine nei confronti delle forze di polizia va di pari passo con la ferma determinazione nel perseguire i responsabili di queste violenze assicurandoli alla giustizia”.
E come si fa? Eh… tocca riflettere: “Misure di prevenzione adottate dalle autorità sono assolutamente necessarie, ma occorre sviluppare ancora una riflessione per ogni ulteriore possibile coinvolgimento del mondo dello sport per allontanare definitivamente quei soggetti interessati solo ad occasioni di scontro violento e ad atti di teppismo“. Amen.