Le dichiarazioni in tribunale dell’ex presidente della Federcalcio: “Lei era contenta, mia aveva preso per i fianchi e alzato”
E il sesto giorno Luis Rubiales parlò. Il presidente della Federcalcio spagnolo ha infine deposto al processo che lo vede accusato di aver baciato non consensualmente Jenni Hermoso durante la cerimonia di premiazione della Coppa del Mondo 2023. Rubiales ha confermato la sua versione dei fatti anche in tribunale.
“Quando Jenni si è avvicinata a me e mi ha fatto una smorfia, ci conoscevamo già, perché aveva sbagliato un rigore. Per lei è stato fantastico. Gli ho detto lascia perdere il rigore. Siamo campioni. Anche questo è merito tuo. Senza di te non avremmo potuto farcela. Poi mi ha stretto forte sotto le ascelle, mi ha sollevato e mentre cadevo le ho chiesto: Posso darti un bacio? E lei ha detto: Okay. Se n’è andata ridendo e dandomi più volte pacche sul fianco”,
Sulla questione se ci fosse o meno il consenso, Rubiales insiste: “Quando stavamo per baciarci, dopo che lei mi aveva dato il permesso, le ho afferrato la testa. È stata una totalmente spontanea. Ne sono assolutamente certo. Non si vince un Mondiale tutti i giorni. La normalità non può essere applicata a qualcosa di straordinario. Neanch’io saluto le mie figlie con un bacio, ma a Capodanno lo facciamo. Mi è successo anche con i miei compagni di squadra di calcio, quando ero un giocatore del Levante e abbiamo vinto al Bernabéu. Nella squadra femminile avevo quattro o cinque giocatrici con cui ero molto legato, e una di queste era Jenni Hermoso”.
Rubiales ha anche ammesso affermato di essere l’ideatore della dichiarazione rilasciata per alleviare la crisi, ma non ha preso parte alla stesura, avvenuta sull’autobus che ha portato la squadra all’aeroporto di Sydney.