A Sky News: «I tennisti sono falchi quando ci sono colleghi coinvolti nel doping, poi si nascondono quando sono chiamati in causa. Ci è voluto un po’ per convincere Sinner a patteggiare».
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A Sky News ha parlato Jamie Singer, uno dei legali di Jannik Sinner, per la squalifica di tre mesi concordata con la Wada (agenzia mondiale antidoping).
L’avvocato di Sinner: «I tennisti sono falchi quando ci sono colleghi coinvolti nel doping, lui ci è rimasto male»
La sanzione ha fatto storcere il naso a diversi colleghi dell’altoatesino e Singer ha dichiarato:
«Penso che i tennisti siano sempre falchi quando è un altro giocatore a essere coinvolto in una situazione simile e cercano di nascondersi quando sono invece loro a essere coinvolti. Tutto questo è molto ingiusto. Sinner è stato giudicato in un processo da manuale sin dall’inizio. Non ci sono stati favoritismi. Semplicemente, le circostanze della sua positività sono state molto insolite. Jannik dice di sentirsi trattato in modo piuttosto duro, ma accetta che ognuno abbia diritto alla propria opinione. I tennisti non hanno l’opportunità di conoscere tutti i dettagli della vicenda, quindi semplicemente esprimono delle opinioni. Ma forse i fatti meriterebbero di essere approfonditi maggiormente».
L’avvocato ha anche spiegato come si è arrivati al patteggiamento con la Wada:
«Ci è voluto un po’ di tempo per convincere Sinner che fosse la cosa giusta da fare. Accettare l’offerta della Wada piuttosto che andare davanti al Tas, dove avrebbe rischiato da uno a due anni di squalifica».
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Dal torneo di Doha:
«Sinner è innocente, come è innocente la Swiatek, perché questo è stato dimostrato, a meno che in futuro non emergano altri elementi. Però le loro vicende non hanno dato una bella immagine del nostro sport, questo è sicuro. La maggioranza dei giocatori con cui ho parlato nello spogliatoio, non solo negli ultimi giorni, ma anche negli ultimi mesi, non è contenta del modo in cui è stato gestito l’intero processo e ritiene che ci siano stati favoritismi. Sembra quasi che si possa influenzare l’esito di un procedimento per doping se sei un giocatore di alto livello, se puoi permetterti i migliori avvocati e quant’altro».