Non mi aspettavo il sostituto di Kvara, difficile da individuare a gennaio. Ma uno che facesse rifiatare Politano sì. Una alternativa a Zambo sì.
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FALLI DA DIETRO – COMMENTO ALLA 24° GIORNATA DEL CAMPIONATO 2024-25
Godiamoci il viaggio.
Il Napoli si allontana dalla zona retrocessione.
La Lectio magistralis della vigilia lascia perplesso il tifoso, per la seconda domenica consecutiva costretto a dormire in compagnia di Signora Delusione. Che non concilia il sonno.
Ingresso in Champions, i patti d’agosto questi erano.
Il Feroce Salentino si è messo al timone di questa barca sgangherata ed è partito.
È andato talmente forte che a febbraio si è ritrovato campione d’inverno.
Il tifoso guarda l’orizzonte e non più nubi scorge, ma il Sol dell’Avvenire del quarto scudetto.
Orizzonti impensati e del tutto nuovi.
E con questi nuovi obbiettivi bisogna ora fare i conti.
Da oggi in poi l’ingresso in Champions (la Conference poi, è una boutade del mister buontempone) sarà considerata una sconfitta.
Contro i friulani l’obbiettivo era vincere. E allontanare l’Inter.
La gara si presenta subito rognosa.
Napoli decimato da tante assenze proprio nello stesso ruolo.
Friulani molto fisici e ben schierati.
Chiudono tutti i varchi e costruiscono quattro nitide azioni da gol.
Sul bel gol di Scott, i bianconeri approfittano di uno svarione difensivo e pareggiano con un super gol.
La ripresa è per gli azzurri una delle più brutte viste quest’anno.
Il Napoli boccheggia in evidente calo fisico. Forse anche mentale. Richiamo della preparazione? Speriamo.
Il mister allora decide di rinunciare a tutti i pilastri che hanno costruito il miracolo di questa stagione.
Per dimostrare a tutti che la panchina è quella che è?
E il mercato è stato quel che è stato?
Forse. A pensar male…
Il mercato.
Non mi aspettavo il sostituto di Kvara, difficile da individuare a gennaio.
Ma uno che facesse rifiatare Politano sì. Una alternativa a Zambo sì.
Altra considerazione lecita.
Chi ha voluto Rafa Marin?
Se non trova spazio nemmeno quando mancano dieci titolari?
Se si è costretti a schierare Mazzocchi Pasquale da Barra che in due partite ci ruba quattro punti. Certo il ragazzo va incoraggiato, ma i risultati questi sono.
Lo schieramento tutto d’attacco degli ultimi 15 minuti è un incubo.
Il fischio è un sollievo.
Dilagano intanto i bergheim a Verona e tentano di respirare di nuovo l’aria scudetto.
Poker Retegui che risponde alla doppietta di Kean contro l’Inter per la gioia di Fra Cipolla-Spalletti.
Dilagano anche gli Aquilotti contro gli ultimi della classe.
La differenza la fanno Tavares e Pedro.
Quando loro girano non ce ne e’ per nessuno.
Guendo e Rovella sono sicurezze. Zac è tornato in forma.
Ma era il Monza che ha un piede e mezzo in B.
Domenica tocca a noi.
Comincia a soffiare un venticello chiamato Tutela del brand.
A Como la Vecchia doveva vincere anche a costo del ridicolo.
E la Vecchia vince. Incurante del ridicolo.
Grande protagonista Federico Gatti che commette un evidentissimo fallo di mani in area. Non punito.
Il responsabile Var Guida per giustificare l’orrore e zittire gli oppositori quasi fa ricorso al “Bau bau” della Montaruli.
Arbitri protagonisti dappertutto.
A Venezia i Sangue Oro vincono con un rigore del tutto simile a quello su Politano la settimana scorsa.
Con la differenza che la settimana scorsa Politano fu ammonito per simulazione.
A Torino rigore non concesso a Sanabria.
Feliciani sarà sospeso per un po’.
Come il Pairetto figlio d’arte che ha Empoli si è superato nei disastri.
La sospensione mi pare la classica ipocrita foglia di fico del Sistema.
Che senso ha?
E’ nell’immediato che bisogna intervenire.
Annullando decisioni che favoriscono una squadra e danneggiano un’altra.
Intanto vedo Santiago Gimenez. Ed è subito amore.
Pagato solo 30 milioni. Mah.