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Vonn: «Sono tornata a 40 anni per i Giochi di Milano-Cortina, grazie al mio ginocchio artificiale»

Al New York Times: “Quando ho smesso nel 2019 l’ho fatto per necessità, non potevo più andare avanti. Ma adesso sono rinata”

Vonn: «Sono tornata a 40 anni per i Giochi di Milano-Cortina, grazie al mio ginocchio artificiale»
US former Olympic Alpine skier Lindsey Vonn speaks during an interview on the sidelines of the Olympic AI Agenda event at Lee Valley VeloPark in east London on April 19, 2024. The Olympic AI Agenda is the third in a trilogy of strategy documents launched under Thomas Bach’s presidency, and presents the envisioned impact that artificial intelligence can deliver for sport. Ben Stansall / AFP

Lindsey Vonn ha 40 anni. Ha vinto otto coppe del mondo, le Olimpiadi. Ed è tornata a sciare, incurante degli infortuni e dell’età, con un ginocchio nuovo. Artificiale. Perché? Chi glielo fa fare? Il New York Times pubblica la sua risposta, in prima persona.

“Ho sempre amato le sfide. Il mio ritorno allo sci agonistico è stato guidato dal mio amore per lo sport, dalla velocità e dall’euforia che mi ha portato sulle piste. Cortina, in Italia, è un posto speciale per me. È lì che ho capito per la prima volta il mio potenziale per vincere e le montagne lì mi sono sempre sembrate casa. Con le Olimpiadi del prossimo anno che si terranno a Cortina e Milano, attendo con ansia la possibilità di gareggiare di nuovo alle Olimpiadi”.

“Ho trascorso momenti incredibili e gratificanti a costruire le mie fondamenta e le mie attività, ma niente è paragonabile alla gioia che provo ogni volta che sono sulle piste. Ritirarmi dallo sport nel 2019 non è stata tanto una scelta quanto una necessità. Avevo accumulato troppi infortuni, il mio corpo non collaborava più e il mio ginocchio destro era andato. È stato devastante lasciare lo sport che amavo così tanto, ma sapevo che era l’unica scelta per il bene del mio benessere fisico”.

“L’anno scorso ho ricevuto la sostituzione parziale del ginocchio per poter continuare a esplorare, rimanere attiva, giocare a tennis e vivere tutte le avventure che avevo sempre immaginato, ma non avrei mai immaginato che mi avrebbe riportato alle competizioni. Una volta che ho capito quanto funzionasse bene il mio nuovo ginocchio, non ho potuto fare a meno di chiedermi quanto lontano avrei potuto spingermi. Con grande attenzione e l’autorizzazione del mio team medico, ho intrapreso questo percorso. Ho iniziato con basse aspettative, ma con tanta gioia, e ogni passo avanti mi ha piacevolmente sorpreso e, cosa più importante, mi sto divertendo”.

“Lo sci agonistico resta uno sport pericoloso. Che io abbia 20, 30 o 40 anni, e che il mio ginocchio venga sostituito o meno, il rischio è sempre lì. Chiunque sia disposto a puntare gli sci a valle a 80 miglia orarie accetta questa realtà. Ma ora mi sento più sana e più forte di quanto non mi sentissi alla fine della mia carriera”.

Considerando come è andata bene la stagione e come si sente il mio corpo, mi sento abbastanza incoraggiata da dire che voglio partecipare a Milano-Cortina 2026 l’anno prossimo”.

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