Come se la struttura avesse doti salvifiche. Gasperini dixit: «Migliorare la squadra è più importante di un centro sportivo»

A noi che cosa interessa del centro sportivo del Napoli? È in atto l’ennesimo delirio collettivo
Anche le idee vanno di moda. Pure le più bislacche. E le idee di moda possono essere cicliche. È il caso del centro sportivo del Calcio Napoli. Vero e proprio delirio collettivo della tifoseria napoletana. Che, non si capisce per quale motivo, attribuisce al centro sportivo virtù salvifiche, poteri taumaturgici. Siamo ormai arrivati all’assurdo che alla domanda “preferiresti Mbappé o il centro sportivo?” una fetta di tifosi risponderebbero “il centro sportivo”. Come se portasse punti. Come se facesse gol. O parasse tiri destinati all’incrocio dei pali. Ai tifosi del Napoli per placarsi non è bastato nemmeno la dichiarazione rilasciata lo scorso gennaio da Gian Piero Gasperini allenatore della squadra (l’Atalanta ovviamente) che più di ogni altra ha fatto del vivaio una fonte di ricchezza. Ebbene, una volta arrivato ai vertici del calcio italiano ed europeo, insomma una volta abbandonato il ruolo di outsider, ha pronunciato la frase che dovrebbe essere stampata sui biglietti del Calcio Napoli, oppure messa all’ingresso di Castel Volturno: «Cercare di migliorare la squadra è più importante di un centro sportivo nuovo, di una squadra Under23. Perché permette di arrivare agli obiettivi».
Scriviamo questo perché fatichiamo davvero tanto a comprendere l’interesse della tifoseria e quindi anche del mondo dell’informazione locale per i destini del centro sportivo del Napoli. Ma che cosa interessa a noi dove sorgerà (se sorgerà) il prossimo centro allenamenti del Napoli? Se avrà sei campi, dodici, ventiquattro. Ma poi: quanti campi dovrebbe avere? Non va bene quello che c’è? E perché non andrebbe bene? Con l’attuale struttura di Castel Volturno, il Napoli di Aurelio De Laurentiis ha fin qui vinto uno scudetto, ottenuto quattro secondi posti, vinto tre Coppe Italia, una Supercoppa italiana, giocato otto volte la Champions. Perché, invece, ad ascoltare i tifosi, sembra sempre che il Napoli si alleni per strada?
Con questo centro sportivo il Napoli ha raggiunto eccellenti risultati
È vero che il Napoli dovrebbe lasciare la struttura dove ora sorge il cosiddetto Training Centre. Ma non c’è un’urgenza. Se non si riuscirà ad avere una proroga, il Napoli si sposterà altrove. E il Napoli sta sondando questo altrove. Ma sempre per realizzare una struttura che ricalchi quello di adesso. Che va benissimo per la prima squadra. C’è il ristorante. C’è ovviamente una palestra attrezzatissima. C’è una sala video con tanto di sala cinematografica. C’è una sala stampa per le conferenze che è stata ritenuta dalla Uefa come una delle migliori tra i club medio-grandi d’Europa. Ampio parcheggio. È lontano da Napoli, in modo da garantire riservatezza e tranquillità, ma non troppo lontano da rendere difficoltosi i trasferimenti.
Insomma, perché mai il Napoli dovrebbe produrre un maxi-investimento per un centro sportivo elefantiaco e di conseguenza inutile? Quest’enfasi sul centro sportivo e sull’importanza del settore giovanile è del tutto fuori luogo. Il Calcio Napoli, ricordiamolo, non è un ente benefico né tantomeno assistenziale. Il Napoli deve allestire ogni anno una squadra competitiva. Come del resto fa ormai da quasi quindici anni. Ma davvero i tifosi del Napoli sarebbero orgogliosi di arrivare terzi o quarti a livello giovanile? Quanto calciatori delle Primavere diventano poi calciatori in grado di giocare in Serie A? Se uno come Gasperini pronuncia quella frase, vuol dire che dal punto di vista della competitività l’apporto del centro sportivo è modesto.
E allora: che ce ne frega a noi se e dove il Napoli realizzerà il centro sportivo? Resta un mistero.