Ora Conte deve capire le condizioni nel centrocampo già risicato con Anguissa che ha giocato un’ora e Lobotka uscito dopo un colpo

Accendiamo un cero a Sant’Alex Meret
Napoli da dr. Jekyll e mr. Hyde. Primo tempo di dominio, doppio vantaggio in 20 minuti e poi nel secondo tempo gli azzurri entrano nel panico. Ci vuole “San” Alex Meret che para un rigore a Gimenez prima del finale thrilling dopo il gol di Jovic. Antonio Conte esulta per i tre punti ma va registrato questo calo psico-fisico nella ripresa. Anche se va detto che da Politano ad Anguissa ci sono calciatori che sembrano avere ormai poco più di un’ora di gioco nelle gambe.
Nel primo tempo l’inizio è col botto poco dopo il primo minuto di gioco: Di Lorenzo lancia Politano che buca la difesa rossonera e appena in area tira secco mettendo in rete. Il Milan prova a riordinare le idee ma gli azzurri ad ogni affondo sono pericolosi e al 19° da un recupero di Buongiorno, Gilmour pesca Lukaku completamente solo davanti a Maignan e il belga non sbaglia: in 20 minuti due gol. I rossoneri accusano il colpo e il portiere francese deve salvare su tiro di Anguissa. Negli ultimi dieci minuti il Napoli cala, con alcune imprecisioni ed errori tecnici rischia di rivitalizzare un Milan inesistente per 35 minuti fino al calcio di punizione al limite dell’area in pieno recupero respinto dalla barriera.
Meret blocca il rigore di Gimenez
Nel secondo tempo Conceiçao tenta il tutto per tutto con Leao, Gimenez e Chukwueze per un assetto a 3 punte e mezzo. Proprio Rafa Leao si rende pericoloso al 10° con un diagonale di poco fuori e tre minuti dopo è Gimenez spara alto appena entrato in area. L’episodio che può cambiare la gara è al 24°: fallo di Billing su Theo in area. Rigore di Gimenez che tira ma Meret blocca. Il Napoli, però, sembra stanco e subisce ancora gli attacchi del Milan che segna al 38° con Jovic subentrato pochi minuti prima.
Se guardiamo al primo tempo abbiamo visto un Napoli dominante che conferma come la pausa per le nazionali faccia bene: è successo già a settembre e poi a novembre dove gli azzurri hanno sempre collezionato un filotto di risultati utili. Ora Conte deve capire le condizioni nel centrocampo già risicato con Anguissa che ha giocato un’ora e Lobotka uscito dopo un colpo. Lì in mezzo al campo le sostituzioni languono e Gilmour ha sprazzi di amnesie. La prima delle nove finali è andata, ora si va a Bologna che gioca a vele spiegate in piena zona Champions mentre l’Inter va a Parma. Ci sarà da soffrire come stasera con minuti infiniti e attese. Bisogna crederci, parola di Conte.