Sul Telegraph. Sei episodi, la più costosa serie tv brasiliana: è costata 170 milioni di dollari. «Quasi tutto è stato completamente inventato»

Alain Prost attacca la serie Netflix su Ayrton Senna: «è una stronzata»
Alain Prost ha definito una completa stronzata la miniserie prodotta da Netflix sulla vita di Ayrton Senna e ha detto che potrebbe lasciare i social media a causa degli insulti che riceve dai fan del brasiliano. Lo scrive anche il Telegraph che riprende le dichiarazioni rilasciate a Motorsport.
Il Telegraph scrive:
Prost, 70 anni, ha vinto il campionato del mondo di Formula Uno quattro volte. Ma è stata la sua intensa rivalità con Senna, sia quando erano compagni di squadra alla McLaren che successivamente in squadre avversarie, a tenere banco nella sua carriera. «Sfortunatamente», dice.
Il Telegraph ricorda che
Prost e Senna erano compagni di squadra alla McLaren nel 1988 e nel 1989 e avevano un rapporto difficile.
C’è un’immagine simbolo che riassume la rivalità tra Alain Prost e Ayrton Senna: quel contatto all’ultima chicane di Suzuka nel 1989. Entrambi finirono fuori pista ma Senna, grazie ad una spinta, tornò in pista, cosa che a lui costò la squalifica e a Prost valse il titolo. L’anno seguente il pilota brasiliano si prese la rivincita o forse, sarebbe il caso di parlare di vendetta. Al GP di Formula 1 del Giappone nel 1990, alla prima curva, Senna tamponò Prost: gara finita per l’asso francese (passato alla Ferrari) e titolo al brasiliano. Intanto su Senna fu realizzato un film biografico nel 2010, diretto da Asif Kapadia e che vide la collaborazione di Prost, e più di recente, una miniserie di 6 episodi targata Netflix, costata 170 milioni di dollari, come riporta il Telegraph. La serie tv brasiliana più costosa della storia.
Scrive Il Telegrpah:
Per Prost la serie tv brasiliana ha «completamente inventato» la loro relazione mettendo in cattiva luce il francese. «Stronzi completi, quasi tutto è stato completamente inventato», ha detto Prost a Motorsport.com. «Ho visto solo pochi fotogrammi e ho sentito tanti commenti. Come per il film Senna, il primo, cui probabilmente ho dedicato ancora più tempo del mio documentario, è ovvio che non sarò soddisfatto nemmeno stavolta.
«Perché c’è sempre un bravo ragazzo e un cattivo ragazzo (che sarebbe lui, ndr) . Conosco un po’ la storia che viene raccontata e sì, è un biopic, è romanzato. Ma sfortunatamente, vengono ripetute alcune storie che sono totalmente inventate, semplicemente totalmente sbagliate».
Prost ha aggiunto che potrebbe lasciare i social media. «Non posso non pensare a Ayrton, fortunatamente o sfortunatamente. Sto pensando di chiudere il mio Instagram, ogni giorno ricevo messaggi, di tanto in tanto ce n’è uno odioso».