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Altro che irrispettoso, nel tennis il servizio “da sotto” va riabilitato: è un colpo strategico (New York Times)

“Dovrebbe essere più spesso venerato come una tattica intelligente, che dà al battitore un’altra opzione strategica e l’elemento sorpresa”

Altro che irrispettoso, nel tennis il servizio “da sotto” va riabilitato: è un colpo strategico (New York Times)

Il servizio “da sotto”, che nelle categorie minori del tennis è ancora considerato uno sgarbo da punire in vari modi, è invece “una strategia efficace per sfruttare una posizione di risposta profonda”. E “andrebbe riabilitato”, scrive il New York Times. I tempi sono maturi.

“Domenica – scrive il Nyt – la numero 29 del mondo Marta Kostyuk ha concluso la sua partita del Miami Open contro la numero 85 del mondo Anna Blinkova in uno dei modi più insoliti: realizzando un ace da sotto, su match point”. La cosa bella è che Kostyuk è ucraina e Blinkova è russa… insomma l’ha usato benissimo. 

Tra gli uomini ci sono alcuni specialisti: Nick Kyrgios, Alexander Bublik e Corentin Moutet. Secondo il New York Times “questo pezzo di antagonismo tennistico dovrebbe essere più spesso venerato come una tattica intelligente, che dà al battitore un’altra opzione strategica e l’elemento sorpresa. A Wimbledon l’anno scorso, il francese Alexandre Muller disse di aver provato il colpo prima di affrontare Daniil Medvedev, che ha una delle posizioni di risposta più profonde del tour maschile. Nonostante la sconfitta, Muller usò la tattica in modo efficace, vincendo punti direttamente e tenendo il suo avversario sulle spine”.

Per anni il servizio “da sotto” cult fu quello utilizzato da Chang contro Lendl in una storica partita del Roland Garros 1989 in cui lo statunitense non solo sconfisse Lendl ma lo mandò oltre l’orlo della crisi di nervi.

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