In conferenza: «Ho le idee chiare su cosa pensano i miei giocatori. Capire cosa pensano fa parte del mio lavoro. Modric un esempio che i giovani devono seguire»

Carlo Ancelotti, allenatore del Real Madrid, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della partita contro il Rayo Vallecano allo stadio Santiago Bernabéu.
«Sono rimasto deluso dalla partita contro il Betis perché la squadra era in buona forma, ma è stata una battuta d’arresto isolata e non credo che i giocatori scelgano le loro partite. A volte, in momenti così impegnativi e con un’elevata usura, non puoi essere al 100% in ogni partita. Sono rimasto deluso perché la partita è stata buona, ma spero che possiamo tornare alla buona forma che avevamo prima della partita contro il Betis».
Ancelotti: «Capire cosa pensano i giocatori fa parte del mio lavoro»
Il punto sul Rayo Vallecano:
«Il Rayo sta andando molto bene. È una squadra coraggiosa, intensa e molto ben organizzata. È una partita che richiederà molta intensità. Dobbiamo essere pronti e preparati, vogliamo continuare a lottare per la Liga. Ottenere punti sarebbe fondamentale».
In una intervista Ancelotti ha dichiarato di voler diventare una mosca per spiare i giocatori:
«Vorrei avere tutte le informazioni, ma ho le idee chiare su cosa pensano. Capire cosa pensano fa parte del mio lavoro. Le relazioni personali sono molto importanti».
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Le condizioni di Valverde:
«Sta bene ed è disponibile. È arrivato appena prima della partita contro l’Atletico, ma è migliorato ed è in buone condizioni. Può giocare e so che gli piace giocare meno a destra. Gli piace giocare come centrocampista ma anche come terzino destro. In futuro sarà, e lo è già, un centrocampista e uno dei migliori al mondo».
Ancelotti sul compleanno di Florentino Perez:
«Mi sono congratulato con lui e gli ho detto di godersi la giornata. Lui vuole solo che la squadra faccia bene, non mi chiede niente di speciale. Il regalo che possiamo fargli è vincere domani o, si spera, qualcosa di più grande alla fine della stagione».
Le critiche a Mbappé:
«Contro l’Atletico non ha fatto quello che ha fatto contro il City. In generale sta andando molto bene, siamo molto contenti di lui. Dobbiamo tenere conto che non è sempre al meglio. La stagione è impegnativa, è normale, soprattutto per i giocatori di qualità, hanno più alti e bassi, è fisiologico. Sta andando molto bene. Se siamo agli ottavi di finale di Champions League, è molto merito suo, ha segnato quattro gol nella sfida».
Sulla mentalità di squadra:
«Siamo pronti a lottare in ogni partita, tenendo conto della fatica che abbiamo. Sono più tranquillo per domani, abbiamo avuto cinque giorni di riposo. Contro il Betis avevamo molto meno da fare ed è più difficile sia a livello fisico che mentale. Bisogna tenerne conto. Siamo molto vicini, la situazione non è ideale, ma siamo molto vicini alla finale di Coppa, alla vetta della classifica, ai quarti di finale di Champions League… Non è l’ideale, sarebbe essere leader in campionato, ma siamo molto vicini e pronti a lottare».
Ancelotti sulle condizioni di Camavinga:
«Non ha avuto continuità, ha avuto infortuni importanti. Lo hanno tenuto fuori per tre mesi e mezzo, il che rende più difficile avere continuità. Ora sta migliorando poco a poco, nelle ultime partite ha avuto dolori alla schiena che non gli hanno permesso di giocare al 100%. Ha tenuto duro per esigenze di squadra, tornerà alla sua versione migliore».
«Non faccio il punto su cosa fanno i giocatori in ogni partita. Voglio concentrarmi sul lavoro della squadra perché per me la cosa importante è che tutti lavorino bene. Non c’è invidia nella squadra quindi se Rodrygo si mette in mostra, gli altri sono contenti».
Ancora su Valderde:
«Qualcuno ha interpretato male: o corri o fai la differenza. Se non corri o fai la differenza, è sbagliato. Ci sono giocatori che fanno entrambe le cose. Se non corri, allora devi fare la differenza. Valverde sa fare entrambe le cose».
Modric:
«Può giocare benissimo domani e contro l’Atletico. Non ha problemi di recupero, non mi sorprende perché vedo ogni giorno cosa fa, come si comporta, in allenamento. È un esempio che i giovani devono seguire».