In conferenza: «Mbappé meglio di Ronaldo? Spero diventi una leggenda del club come Cristiano. Il Barça gioca meglio del Real? Siamo due squadre diverse, amo entrambi gli stili di gioco».

Il tecnico del Real Madrid parla in conferenza stampa in vista del match di Coppa del Re contro la Real Sociedad.
Ancelotti: «Quando giocavo io non c’era la stessa usura dei calciatori»
Partita ufficiale numero 50, come arriva il Madrid?
«Stiamo bene. Motivati e in buona forma. Vogliamo raggiungere un’altra finale. Ci piacerebbe».
Lunin giocherà?
Ancelotti: «Sì… Dobbiamo vedere. Lunin può giocare, Courtois può giocare e se sono infortunati, Fran González può giocare. E se non arriviamo alla finale, nessuno dei tre gioca».
Quanto hai giocato quando eri un calciatore? Puoi raggiungere 85 match quest’anno…
«Non c’era questa usura. Era un altro sport, un altro calcio. Non solo per usura, ma anche per preparazione, carico nel senso di lesioni. Dobbiamo gestirlo nella speranza di avere più tempo per recuperare meglio, preparare meglio le partite…Questa stagione sarà molto impegnativa. L’abbiamo gestita bene considerando i gravi infortuni».
Endrick sarà titolare e sarà ancora al Real Madrid?
«A chi è preoccupato, non so che dire. Sono felice di lui. Quando posso gli do dei minuti e lui ne ha sempre approfittato».
Mbappé sarà il migliore di sempre?
«E’ difficile. Quello che posso consigliare a Mbappé è di essere in grado di raggiungere ciò che Cristiano Ronaldo ha raggiunto al Real Madrid. Ha l’opportunità per farlo. Ciò significa che diventerebbe una leggenda come Cristiano».
Ti dà fastidio che si dica quanto giochi bene il Barça rispetto al Real?
«No, ognuno ha la sua opinione. Ci sono molte sfaccettature e tutti possono dire che gli piaccia di più o meno».
Alaba sarà titolare?
«Alaba sta molto bene. Ha giocato con l’Austria. Giocare ogni tre giorni può essere un rischio. Ho più opzioni domani. Coloro che non hanno giocato all’inizio contro il Leganés hanno più possibilità per essere titolari».
Puoi essere il primo allenatore a vincere tre coppe nazionali a Madrid:
«Sono più motivato in questo senso. È un successo giocare una finale di qualsiasi competizione. Il fatto che abbiamo un piccolo vantaggio, ci motiva».
Cosa manca a Endrick oltre la concorrenza?
«Dipende da un sacco di cose. Al di là della concorrenza, non manca nulla. E’ un problema di concorrenza. Giocatori di qualità estrema. Penso che la storia di questo club dice che in molti sono stati in panchina a lungo. Vinicius, un paio di anni, Rodrygo, Valverde, Camavinga. Se vuoi essere al Real Madrid è consuetudine stare un po’ in panchina».
Il Barcellona gioca meglio del Madrid?
«Il Barcellona gioca molto bene, il Real Madrid gioca un calcio diverso con molta qualità. Amo sia come giochiamo noi, sia come gioca il Barcellona. È difficile confrontare lo stile di gioco di due squadre perché dipende molto dai giocatori. Il Madrid ha caratteristiche diverse dal Barcellona. Ci sono stagioni più complicate o meno. Non hai sempre la stessa struttura. I giocatori cambiano ed è per questo che è impossibile cambiare un’identità molto definita. Chi cerca di avere sempre la stessa identità, alla fine fallisce».
Perché è difficile per te chiudere le partite?
Ancelotti: «Perché sono competitive. Siamo meno solidi rispetto allo scorso anno, ma più efficaci. Abbiamo avuto infortuni molto importanti e abbiamo perso solidità».
Ti costa motivare l’organico?
«E’ davvero difficile per me. Parlo molto per tenerli motivati, concentrati, ma è quasi impossibile. Abbiamo provato a farlo. Questo calendario è più complicato. Abbiamo fatto abbastanza bene. Questa è una caratteristica della squadra. Ognuno è diverso a livello mentale. C’è il giocatore che è sempre concentrato e alcuni ai quali costa qualcosa di più».
Gli arbitri sono più gentili ora con il Real?
«Ci sono state tre partite che ci sono costate molti punti».
Avete intenzione di ampliare lo staff tecnico?
Ancelotti: «Penso che sia piuttosto ridotto. Ho due assistenti, un gruppo di analisti, l’allenatore dei portieri… Ci stiamo pensando. Il problema più grande con il calendario non è avere il tempo di preparare le partite. Il lavoro sul campo è molto più ridotto. Espandere lo staff tecnico per mantenere lo stesso lavoro sul campo non è necessario. Potrebbe essere ampliato perché ci sono molti giovani e con loro puoi fare un lavoro individuale più specifico».
La Real Sociedad ha 24 ore di riposo in più, ti sembra giusto?
«Non lo contemplo. Ma la cosa più importante è avere il riposo minimo che è di tre giorni».