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Anche il telecronista Conte badava al sodo: «Gilardino mi ricorda tanto Batistuta» – VIDEO

Nel 2009/2010, Fiorentina-Cagliari (1-0), era la seconda voce di Trevisani. Sembra una corbelleria, invece Gila è il decimo marcatore di tutti i tempi in Serie A

Anche il telecronista Conte badava al sodo: «Gilardino mi ricorda tanto Batistuta» – VIDEO
Napoli's Italian coach Antonio Conte reacts during the Italian Serie A football match between Lazio and Napoli at the Olympic Stadium in Rome on February 15, 2025. (Photo by Filippo MONTEFORTE / AFP)

Antonio Conte poteva finire a fare il telecronista. Ci ha pure provato in un passato non così remoto. Lasciò il segno paragonando Gilardino a Batistuta. Due calciatori diversi per caratteristiche ma entrambi fortissimi. Non a caso l’argentino è al 13 posto della classifica marcatori all-time della Serie A con 183 gol. Gila ne ha segnati cinque in più, decimo nella stessa classifica con 188 gol.

Era il lontano 2009, terza giornata di Serie A. Al Franchi arriva il Cagliari allora allenato da Massimiliano Allegri. Nella Viola allenata da Prandelli suonava ancora il violino Alberto Gilardino.

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L’unica telecronaca di Antonio Conte

Quel pomeriggio del 13 settembre però sale gli scalini degli spalti, diretto verso la tribuna stampa, un personaggio che farà la storia del calcio italiano ed europeo. Non è un’esagerazione, ma allora Conte non sapeva cosa il futuro gli avrebbe riservato. Gli scudetti vinti con la Juventus, con l’Inter, con il Chelsea. Senza contare poi il suo lavoro con la nazionale italiana. Quel 13 settembre però Conte è una “semplice” spalla per Riccardo Trevisani, telecronista di Sky Sport.

Il tecnico oggi al Napoli, allora, affiancò il giornalista Sky come seconda voce in telecronaca. Purtroppo per la storia, ci fu un solo acuto durante Fiorentina-Cagliari. Finì 1-0 con il gol di Gilardino. Ma tanto bastò ad Antonio per lasciare comunque il segno, anche se breve, durante la carriera da telecronista.

Gilardino segno su cross di Vargas. Conte lo descrisse così:
«C’è, è sempre lui. Sta lì in area. È arrivata una grandissima palla da parte di Vargas ma lui è lì, pericolo numero uno per i difensori. Ha sfruttato questa grandissima palla è ha messo la palla sotto l’incrocio».

E poi ancora:
«Non voglio fare paragoni che possono sembrare irriverenti però Gilardino mi ricorda tanto Batistuta. In area devastanti tutti e due».

Mica aveva tutti i torti il Conte di 16 anni fa. I numeri parlano da soli. Conte ha scelto poi la panchina e anche noi preferiamo vederlo in panchina. Dove con quel sorriso sornione può far sognare i tifosi. Altre volte invece, quando la telecamera lo immortala, trasmette tutta la foga e la voglia di vincere. Quelle immagini sono momenti impagabili per i tifosi, momenti che il Conte telecronista difficilmente avrebbe saputo trasmettere.

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