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Bach è un oligarca creato da Putin, lo ha detto lui: «Putin mi sostiene, posso diventare presidente del Cio»

Ha creato un’autocrazia chiusa ermeticamente. “Molti sono sollevati dal fatto che la presa di Bach si stia allentando e che si possa di nuovo parlare apertamente”

Bach è un oligarca creato da Putin, lo ha detto lui: «Putin mi sostiene, posso diventare presidente del Cio»
Russian President Vladimir Putin (R) shakes hands with International Olympic Committee (IOC) President Thomas Bach during their meeting at the Kremlin in Moscow on July 15, 2018. (Photo by Yuri KADOBNOV / AFP POOL / AFP)

Secondo quanto riporta la Sueddeutsche “ci sono due narrazioni su questa 144a sessione” del Comitato Olimpico Internazionale, l’ultima orchestrata (non organizzata, ndr) da Thomas Bach in qualità di Presidente del Cio.

Una di queste due narrazioni “riguarda il modo in cui Bach ha guidato il movimento con «forza e determinazione» in tempi tempestosi“. Lo ha detto il nuovo presidente greco Konstantinos Tasoulas alla cerimonia di apertura di martedì. Gli elogi erano solo l’anteprima dell’assegnazione a Bach della presidenza onoraria a vita, elogi che hanno compreso anche citazioni a Gandhi e Nelson Mandela.

L’altra narrazione è più un sussurro. Parla dei benefici commerciali che offuscano la vista di ciò che è essenziale”. La Sueddeutsche continua. “Bach ha instaurato un’autocrazia tanto chiusa quanto un resort di lusso nel mezzo di una regione piena di ulivi“. Come se avesse creato “un regno in cui tutti i numeri sono a tuo favore e puoi comunque fallire“.

Ma i tedeschi ricordano ogni episodio di gestione opaca del Cio da parte di Bach. Come quando venne eletto nel settembre del 2013 grazie all’appoggio dello “sceicco Ahmed al-Sabah del Kuwait“, ma “in cambio il tedesco avrebbe dovuto soddisfare anche alcuni requisiti. Quando glielo abbiamo chiesto, Bach non è stato assolutamente in grado di dire quali fossero“.

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Com’è diventato presidente del Cio Thomas Bach? Grazie a Putin

Molti “si chiedevano come un servitore di un sistema profondamente opaco potesse cambiare il sistema stesso. Qualcuno che aveva imparato insieme a Horst Dassler e che, con l’aiuto dei suoi subordinati, aveva versato tangenti per oltre cento milioni di euro ai dirigenti sportivi. Anche allora Bach non si accorse mai di nulla di losco, come invece accadde in seguito, come l’acquisto di voti ai Giochi invernali del 2002, che quasi portò alla rovina il Cio. Non vedere nulla, non sentire nulla, essere sempre molto vicini“.

Un anno fa, racconta sempre la Sueddeutsche, Alfons Hörmann, presidente della Confederazione sportiva olimpica tedesca fino al 2021, ha presentato una dichiarazione giurata in cui ha descritto un incontro svoltosi durante i Campionati mondiali di sci alpino del 2011 a Garmisch-Partenkirchen. Secondo Hörmann, Bach gli aveva detto “che sarebbe volato a Mosca su invito di Vladimir Putin. Aveva dichiarato esplicitamente all’epoca che sarebbe volato dentro e fuori Mosca su un aereo privato“. Tornato a Garmisch, continuò Hörmann, Bach gli raccontò che il colloquio con Putin a Mosca era stato molto positivo. «Il signor Putin mi ha detto che era d’accordo con la mia candidatura a presidente del Cio e che l’avrebbe sostenuta attivamente». Bach aggiunse poi, in sostanza: «Ora sono sicuro che posso diventarlo».

Il Cio ha replicato gridando ad una “campagna di disinformazione mirata”. Non bisogna dimenticare che il presidente del Cio è “l’unica figura che il pubblico percepisce come rappresentativa dello sport mondiale“. Quindi ciò che fa influenza la percezione che si ha sullo sport mondiale.

Il rapporto tra il Cio e la Russia

E forse la percezione dovrebbe anche considerare i giochi olimpici a Sochi. O ancora il caso del doping di Stato russo. Per chiunque l’unica cosa da fare era bandire la Russia. Il Cio invece “nel 2016, ammette una selezione russa di circa 300 atleti ai Giochi di Rio”. Nel febbraio 2022, £ai Giochi invernali di Pechino, Vladimir Putin sedeva nel palco Vip e accoglieva 209 atleti in uniformi neutre, che riproducevano fedelmente l’immagine degli autentici atleti russi”.

Quattro giorni dopo la cerimonia di chiusura, la Russia invase l’Ucraina“. Gli atleti russi hanno comunque continuato a salire sui palchi olimpici.

Ecco cosa succede quando un capo di Stato crea un oligarca olimpico, o meglio, un oligarca. A un certo punto la fiducia verrà ripagata. E chiunque osi parlare apertamente pecca contro il consenso, i valori comuni, o qualsiasi altra cosa. Quando il britannico Sebastian Coe, presidente della Federazione Internazionale di Atletica Leggera dal 2015, seguì i propri valori e fece sospendere collettivamente gli atleti russi, allora, per puro caso, scoppiò un’era glaciale durata anni tra Bach e Coe. Potrebbe essere questo uno dei motivi per cui Coe non verrà eletto giovedì come successore di Bach. L’oligarchia, anche nell’Olimpo, è il governo di pochi. Un piccolo gruppo attorno a Bach decide ora chi ospiterà i Giochi Olimpici attraverso “dialoghi mirati” con i candidati“.

C’è una cosa su cui quasi tutti nel Regno degli Anelli concordano, anche quando i dispositivi di registrazione sono spenti: l’abilità con cui Bach ha guidato la nave per dodici anni attraverso un mare agitato di turbolenze geopolitiche“. L’imminente bancarotta nazionale del Brasile, che ha quasi vanificato le Paralimpiadi del 2016. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che ha minacciato la Corea del Nord con “fuoco e furia” poco prima dei Giochi invernali del 2018 in Corea del Sud. “Molti nel movimento sono sollevati dal fatto che la presa di Bach si stia allentando e che le persone possano di nuovo parlare più apertamente“.

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