All’East Anglian Daily Times: «Ero sorpreso dall’interesse del Napoli per me. Il miglior calciatore con cui ho giocato è Osimhen. Una bestia!».

Jens Cajuste, in prestito all’Ipswich Town dal Napoli, ha parlato all’East Anglian Daily Times di come sta vivendo la sua nuova vita in Inghilterra e della stagione passata vissuta con gli azzurri.
Cajuste: «Di Napoli ho bei ricordi, purtroppo c’era frustrazione sia dai tifosi, sia interna»
Ha vissuto notti europee ad Anfield, Ibrox, Bernabéu e Camp Nou, giocando contro alcuni dei migliori calciatori e squadre del mondo. La prima esperienza di vivere in un altro Paese arrivò all’età di cinque anni, quando la sua famiglia si trasferì in Cina:
«È stato a causa del lavoro di mio padre nel mondo degli affari e della finanza. È stato un grande cambiamento, ovviamente. Ci siamo trasferiti in una città (Luoyang) che aveva tipo tre o quattro milioni di persone. Ma in Cina è considerata piccola. Dopo ci siamo trasferiti a Pechino e ho frequentato la scuola internazionale. Poi siamo tornati in Svezia quando avevo circa 10 anni».
All’età di 18 anni, il club danese Midtjylland lo ha chiamato:
«Non avevo giocato molto in quella stagione, quindi non so come mi conoscessero, ma un giorno ho ricevuto una telefonata. Penso che ci sia voluta circa una settimana o due per trasferirmi lì».
Cajuste è entrato in prima squadra poco prima del suo ventesimo compleanno. Il suo primo assaggio di calcio europeo è arrivato in un’avvincente qualificazione di Europa League contro il Rangers:
«Il mio primo momento di shock. Penso che ci fossero, non lo so, 45.000 spettatori o qualcosa del genere. Ma sì, è stato bello. E’ stato divertente, direi, soprattutto».
Il Midtjylland ha vinto la Superliga danese. Tre turni di qualificazione alla Champions League, poi il girone con Liverpool, Atalanta e Ajax:
«È stato durante il Covid, quindi non c’erano tifosi allo stadio, ma comunque, certo, è stata anche un’esperienza straordinaria giocare ad Anfield».
Poi è passato al Reims, in Francia:
«E’ stato bello. Reims è un posto fantastico, molto vicino a Parigi, che è la mia città preferita. Quindi è stato molto piacevole per me e la mia famiglia. È stato un ottimo club anche per me. Sono molto, molto grato a loro, ho imparato tanto».
Se dovessi nominare solo un calciatore contro e con cui hai giocato, chi è stato il migliore?
«Messi! Vederlo da vicino è incredibile, vedere la sua rapidità di pensiero. Il migliore con cui ho giocato è difficile… Ce ne sono alcuni che potrei nominare, ma dico Victor Osimhen. Animale assoluto, è una bestia».
Il trasferimento al Napoli:
«Sono rimasto sorpreso dell’interesse. E’ un club fantastico, che usciva dalla vittoria dello scudetto. Quindi naturalmente ero entusiasta di arrivare. Mi è piaciuto stare lì. E’ stato, naturalmente, difficile con il fatto che non abbiamo avuto i migliori risultati in campionato, ma ho ancora molti ricordi positivi di quell’esperienza. I tifosi hanno tanta passione. Vivono e respirano il calcio, e lo rispetto molto. Amano davvero il loro club. Tanto di cappello. La frustrazione non veniva solo da loro, era anche interna. Nessuno era contento di come stavano andando i risultati. Penso che sia abbastanza naturale per un club di alto livello come il Napoli».
Quando è arrivato Conte in panchina, per Cajuste è arrivato il momento di trovare una nuova squadra. E sembrava che dovesse andare al Brentford:
«Non entrerò nei dettagli, ma ci sono stati alcuni disaccordi. Ma le cose accadono per un motivo e sono molto felice di essere arrivato a Ipswich. Penso che questo sia il club giusto per me in questo momento».
Ha ancora tre anni di contratto al Napoli. Ci sono state segnalazioni che l’Ipswich detenga un diritto di riscatto, ma solo se evita la retrocessione in Championship:
«Penso che dovremo aspettare e vedere. Non so a quanto ammonti il diritto di riscatto, ma ora non è il momento di pensarci».