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Calzona: «L’addio di Kvaratskhelia? C’erano tanti malumori e qualche strascico era inevitabile»

A Repubblica: «Sono contento per De Laurentiis che il peggio sia passato. L’annata brutta del Napoli è stata solo un episodio. Conte è la guida giusta, anche per l’ambiente».

Calzona: «L’addio di Kvaratskhelia? C’erano tanti malumori e qualche strascico era inevitabile»
Napoli's Italian headcoach Francesco Calzona attends a press conference on the eve of the UEFA Champions League last 16 first leg football match between Napoli and Barcelona at the Diego Armando Maradona stadium on February 20, 2024. (Photo by Carlo Hermann / AFP)

L’appuntamento della Nations League è alle porte e la Slovacchia si appresta ad affrontare la Slovenia per evitare la retrocessione nella terza categoria. Proprio alla vigilia del match, Francesco Calzona ha rilasciato un’intervista a Repubblica (a firma Marco Azzi) in cui si è soffermato su diversi argomenti. In primis, su un’altra sfida – ben più prestigiosa – della stessa competizione, quella tra Italia e Germania, ma anche sul suo futuro e sul suo recente passato alla guida del Napoli.

‘Ciccio’ Calzona a tutto campo

Parlando di Italia-Germania, il 56enne di Vibo Valentia ha affermato: «Possiamo già dire di aver avuto un sorteggio sfortunato, nell’attesa di conoscere l’epilogo di questa sfida di Nations League (chi passa affronta Portogallo o Danimarca, ndr). Non saremo noi i favoriti, in ogni caso. I tedeschi sono al solito temibili ed è cresciuta pure la Nazionale di Luciano Spalletti, che non è più quella degli Europei e ora è quadrata, forte».

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Come noto, non è da escludersi che prossimamente Calzona possa trovarsi al cospetto della Nazionale nelle qualificazioni al Mondiale 2026. Riguardo questa ipotesi, l’ex tecnico azzurro ha rivelato: «Sarebbe emozionante. Avrei la possibilità di cantare due inni: un’esperienza vissuta nel calcio da pochi. Spalletti? Sono stato il suo vice, è un maestro. Lavorare con lui è stato eccezionale: ho imparato tanto, è uno stratega, sa come gestire».

E sulla possibilità di allenare un club in futuro: «Sono concentrato sulla Slovacchia. Poi spero di trovare una squadra che mi dia la possibilità per esprimermi: meglio se in Italia, ma senza preclusioni per l’estero».

Infine, il passaggio dedicato alla compagine partenopea: «Il Napoli è cresciuto nel corso del campionato e adesso è una squadra forte, che può ancora ambire allo scudetto. Kvara? C’erano tanti malumori e qualche strascico era inevitabile. Ma sono contento per De Laurentiis che il peggio sia passato. L’annata brutta del Napoli è stata solo un episodio. Antonio Conte è la guida giusta, anche per l’ambiente».

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