Alla Gazzetta: «Conte sa come indirizzare il campionato nel finale. Contro il Milan può essere decisiva solo se le altre rallentano».

L’ex attaccante del Napoli Andrea Carnevale, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, ha parlato del prossimo match degli azzurri contro il Milan.
Carnevale: «Conte sa come indirizzare il finale di campionato»
Campionato 1989-90, segnò una doppietta contro il Milan nel 3-0. Da dove vuole partire, dal primo gol?
«Dal risultato finale: Napoli 3, Milan 0. Andate a rileggere le formazioni di quelle squadre, vedete chi c’era in campo da una parte e dall’altra. Notate come battemmo una corazzata mondiale, che aveva già conquistato la Coppa dei Campioni e lo aveva fatto da pochi mesi, che sarebbe poi stata eletta come la formazione del secolo. Ognuno fece la rivoluzione a modo proprio: il Napoli con Maradona e un gruppo di giocatori che non erano sicuramente di secondo piano; il Milan con le idee Arrigo Sacchi».
«Andrea ed io come coppia tecnicamente non avevamo concorrenti. Diciamo così: avevamo una sintonia unica». Chi lo ha detto?
«Antonio Careca. E forse aveva ragione. Io ho vissuto un’epoca che posso soltanto augurare a qualsiasi attaccante, perché mi è toccato in sorte Diego con Careca e con Giordano. E se uno si ferma un attimo a riflettere, senza neanche fare due conti, può dire solo: che attacco!».
Possono succedere i miracoli anche adesso?
«Tre punti sono una partita, se riflettiamo. E l’Inter ha la Champions ed ora deve anche capire come sta Lautaro. Ma il Napoli ha la forza per rialzarsi dopo il pareggio di Venezia, certo inaspettato. Però va detto che certi equilibri sono difficili da rompere. Nove giornate sono poche e anche tante».
E questa che valore ha?
«Può essere decisiva solo in caso di ulteriore rallentamento. Conte ha le conoscenze per indirizzare il finale come può. Se non sbaglio, dopo andrà a Bologna, poi giocherà un finale in discesa. Ha perso Kvara, ma ritrova Neres. Si può fare».
C’è l’ombra dello spareggio?
«Che sarebbe un finale insolito. Ora dico una cosa un po’ campata in aria ma neanche poi tanto: il campionato finisce il 25 maggio, dunque eventualmente che si debba andare allo scontro diretto lo sapremo solo quel giorno. La finale di Champions è in programma il 31, a Monaco, e mettiamo il caso che l’Inter ci arrivi: immaginatevi un po’ che splendida tensione si vivrebbe, che atmosfera».
Un uomo decisivo per parte:
«Per la partita di domenica, vado sul sicuro: Lukaku per il Napoli e Leao per il Milan, uno perché ha il gol nel sangue e l’altro perché ha talento infinito. E per la sfida-scudetto, Thuram per Inzaghi e McTominay per Conte. Hanno la fisicità per dettare le condizioni in un finale che sarà appassionante, calcisticamente sono capaci di caratterizzare un settore, forse una partita, magari di indirizzare il titolo da una parte o dall’altra».