Bisognerebbe chiedersi il perché e a questo punto anche rimediare. A Venezia non avrei giocato, orrore per qui cori contro Napoli

FALLI DA DIETRO (rubrica nata nel 2008. Le rubriche omonime nate successivamente sono imitazioni)
COMMENTO ALLA 28° GIORNATA DEL CAMPIONATO 2024-25
E invece no.
E’ il turno della svolta. Del primato da riconquistare.
Il Feroce Salentino punta sulla mentalità.
Esagerando un po’ e un po’ rischiando commenti mordaci.
A Venezia come una finale mondiale.
A Venezia io deciderei proprio di non giocare.
Orrore per quei cori contro una città che proprio oggi avrebbe bisogno di vicinanza e solidarietà umana.
Umana, dico.
A quando una mobilitazione di solidarietà concrete contro bestialità simili?
Ma già, tutti in piazza. Noi siamo europei.
Il Napoli scende in campo ed è un Napoli imbambolato dalle responsabilità.
Un Napoli da minimo indispensabile.
Sempre in ritardo a centrocampo sulle seconde palle.
Mai una verticalizzazione. Tanti passaggi sbagliati.
Sì, certo il migliore in campo alla fine risulta il portiere Ionut Radu.
Il che, come si sa, è sempre un dato.
Il portiere-sciagura per gli interisti.
Tre anni fa a Bologna incespicò in una paperona indimenticata.
Gol vittoria di Sansone, scudetto regalato al Milan.
Una carriera distrutta.
Ieri proprio contro il Napoli la riabilitazione.
Toglie due punti agli azzurri e li regala alla sua vecchia squadra.
Fenomenale il salvataggio su inzuccata di Piedone nel finale. Il disegnino impeccabile mostra che il pallone è dentro per un’unghia. Ah, sti disegnini.
Ma poi il calo finale e quel contropiede sventato dall’Albatros che poteva costar caro.
Va in bestia il mister.
Ma se il calo fisico e mentale nel finale è regola fissa da ormai un mese e mezzo, il mister dovrebbe anche chiedersi il perché. E a sto punto rimediare.
Piuttosto che incolpare il terreno non bagnato.
Delusione.
In sette gare cinque pari, una sconfitta e una sola vittoria.
Non esattamente un andamento da scudetto.
Continuare a sperare è lecito e nulla costa.
Ma da oggi si continuerà a sperare con giudizio.
Da Bergamo il peggiore risultato per noi.
E purtroppo c’è ancora una volta di mezzo l’arbitro.
Thuram si aggrappa a Ederson e il Massa fischia il fallo a favore Inter.
Ederson applaude l’arbitro e si becca due gialli in dieci secondi.
Delitto sportivo.
Partita rovinata.
Forse è inutile insistere sui due pesi, sulle due misure, ma chi ha visto la partita avrà notato Barella fanculare platealmente il fischietto, non una volta ma più d’una volta. Assolto.
E’ il calcio italiano, bellezza.
L’Inter esce dal Brumana con le chiavi dello scudetto in mano. Da ora in poi tutto dipende da loro.
Niente di meno la Vecchia ne prende altri tre.
E in due settimane fanno sette.
Dopo Firenze i tifosi ergastolani tremano alle solite imbarazzanti dichiarazioni del Thiago presuntuoso.
Ad esempio: ”Siamo in crescita, uno meno della settimana scorsa”.
Non trascurabile il dato che i migliori in campo fra gli stilnovisti siano stati Kean e Fagioli.
Più che una crisi è un crollo. Tecnico e societario.
Per ora sono fuori dalla Champions. Vedremo.
Manita del Bologna sugli Aquilotti.
Quattro vittorie consecutive, i rossoblu verso un’altra impresa: conquistare per il secondo anno di fila un posto in Champions.
Ricortatevi il gol di Orsolini.
Per ora è una delle perle del campionato.
Michele Serra: “Abbiamo vinto contro ogni aspettativa”.
Credo si riferisse alla vittoria dell’Inter a Bergamo.