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Conte: «Okafor bisogna metterlo a posto, si fa fatica a metterlo in condizione di sopportare determinati carichi»

In conferenza: «Dobbiamo fare il meglio con i giocatori che abbiamo. Neres giocherà, non so se dall’inizio. Anguissa ha fatto due allenamenti. Spinazzola è out»

Conte: «Okafor bisogna metterlo a posto, si fa fatica a metterlo in condizione di sopportare determinati carichi»
Db Napoli 01/03/2025 - campionato di calcio serie A / Napoli-Inter / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Noah Okafor

La conferenza stampa di Antonio Conte alla vigilia di Napoli-Milan in programma domani sera alle 20:45.

Com’è andata la preparazione durante la sosta, come sono tornati dalla Nazionali?

«Si riferiva soprattutto a Neres, immagino, assente da più di un mese e mezzo. Abbiamo lavorato con lui, disputato anche un’amichevole. Ha fatto miglioramenti importanti, ora è il momento in cui bisogna fare scelte e in questo momento vuol dire scegliere i migliori anche a livello di forma e di garanzia. Neres è recuperato, non so se inizierà la partita ma una parte la giocherà. Sapete quanto è importante per noi recuperarlo. Anguissa ha avuto un affaticamento all’adduttore, perciò non ha giocato. Ha fatto questi due allenamenti, monitoriamo bene la situazione. Non possiamo sbagliare nella parte finale del campionato. Spinazzola contro la Puteolana ha ricevuto al quadricipite ed è fuori».

Riflessioni sullo schema di gioco, su un eventuale ritorno al 4-3-3.

«Anche Okafor ha avuto un problema agli adduttori, è stato fuori due giorni. È un giocatore che bisogna mettere a posto e renderlo in condizione di sopportare determinati carichi. Cosa su cui si sta facendo un po’ fatica. Dobbiamo fare il meglio con i giocatori che abbiamo a disposizione. Abbiamo calciatori che dopo sette-otto mesi hanno ottime conoscenze tattiche e calcistiche. Giocherà chi è più in forma, non possiamo stare lì ad aspettare. Al di là dei sistemi. Se giocassimo con qualche calciatore in più sarebbe meglio) perché ha fatto numeri a caso di moduli con più di dieci giocatori, ndr)».

Lo scudetto.

«Sarebbe stupido non fare un pensiero quando siamo a tre punti dalla prima. È giusto crederci e mettere tutto quello che abbiamo a disposizione. Siamo in una posizione che nessuno avrebbe immaginato. Il tifos credo che stia apprezzando il fatto che diamo sempre il tutto per tutto. Come facciamo a dire “vediamo”. Dobbiamo crederci, sappiamo che sarà dura anche il piazzamento in Champions. Mancano nove partite. Guardando sempre davanti. Davanti oggi è il primo posto. C’è la soddisfazione di avere pressioni diverse. Le pressioni ce l’hanno chi deve vincere o lottare per non retrocedere. Le pressioni portano stress e questo ci deve dare soddisfazione. Dobbiamo dare tutto quello che abbiamo. C’è poco da chiedere al tifoso napoletano. Ci hanno abituati bene, anche noi abbiamo abituato il tifoso a uscire con la maglia sudata. Sarà importante che si crei la giusta atmosfera».

Ha le idee chiare per il Milan?

«Sarebbe preoccupante se non le avessi. Le idee sono molto chiare, le idee me le dà il campo. Siamo felici di aver recuperato Neres. C’è disappunto per i problemi di Anguissa e per aver perso Spinazzola. Domani aspettiamo una squadra molto forte, costruita per vincere lo scudetto. Poi ci sono annate particolari, a gennaio hanno rifatto il mercato inserendo calciatori forti perché li conosco. Andiamo ad affrontare il Milan che è un signora squadra e ha un ottimo allenatore in panchina. Domani avremo bisogno ancora di più il supporto del Maradona. Ci sarà da soffrire, ve lo dico in anticipo. Milan era partito con ambizioni di scudetto e a gennaio si è rinforzato. Grandissimo rispetto ma mai paura».

A che punto è la costruzione del Napoli del futuro?

«C’è da giocare queste ultime nove partite. Può essere tutto o niente. C’è ancora da conquistare qualcosa che possa essere l’obiettivo massimo o importantissimo, o altri obiettivi. Ci sono ancora altre partite. Non si parla di niente, dobbiamo stare concentrarci molto sul presente. Tutti dobbiamo essere molto concentrati».

Olivera è pronto a partire titolare?

«È una notizia positiva che ci è arrivato dalle Nazionali. La seconda l’ha giocata in Bolivia, a quattromila metri, è veramente difficile. È tornato in buone condizioni. È a disposizione».

Napoli che cambia volto nel giro di pochissimo, dottor Jekyll e mister Hyde.

«Nell’ultimo periodo penso che meritassimo qualcosa in più. Spesso e volentieri ci si collega al risultato per dare un valore alla prestazione. Ho rivisto Venezia-Napoli così come altre partite, meritavamo di più e di vincere. Detto questo cerchiamo sempre di migliorare. Oggi è difficile trovare una squadra che per 95 minuti mantiene lo stesso atteggiamento. Il risultato anche inconsciamente condiziona le menti. Sei in vantaggio, ti proteggi e sbagli. Lo dico sempre ai ragazzi. Però diciamo che nei 90-95 minuti ci sono momenti diversi della partita, dobbiamo essere pronti a riconoscere e ad adeguarci. A volte anche quando prepari la partita, la prepari in un modo e poi subentrano situazioni diverse, devi essere bravo ed elastico ad adeguarti. A volte lo facciamo più o meno bene, fa parte di un percorso di crescita che questi ragazzi stanno facendo».

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