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De Siervo: «Pirateria? Aspettiamo che la Finanza commini le multe da 5mila euro agli utenti del pezzotto»

Al CorSera: «Per aprirci al mondo servono contenuti diversi a seconda del Paese in cui si esportano. Per gli Stati Uniti c’è un influencer differente da quello per l’Australia»

De Siervo: «Pirateria? Aspettiamo che la Finanza commini le multe da 5mila euro agli utenti del pezzotto»
Db Riad (Arabia Saudita) 02/01/2025 - Supercoppa Italiana / Inter-Atalanta / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Luigi De Siervo

Luigi De Siervo, riconfermato come amministratore delegato della Serie A, ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera.

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De Siervo: «Non basta produrre contenuti in lingua inglese»

De Siervo, ci spiega l’itinerario per la valorizzazione del prodotto calcio?
«Abbiamo messo la tecnologia al servizio dei contenuti per standardizzare il livello di immagine. Ci serviamo di registi che seguono le stesse direttive, guidati da un tutor che proviene dalla Premier League. In pratica non offriamo solo la narrazione classica con la camera 1, che segue lo sviluppo del gioco. In aggiunta abbiamo inserito un numero maggiore di telecamere per offrire un racconto più cinematografico dell’evento, che indugi maggiormente sui protagonisti».

La Lega ha una sua Cinecittà di riferimento?
«Abbiamo investito nel centro di produzione di Lissone, siamo una lega all’avanguardia. I primi ad aver introdotto il Var, la Goal line technology, il Saot, il fuorigioco semi-automatico».

Lo step successivo?
«Intercettare le modalità di fruizione del prodotto, che cambiano a seconda della generazione dei telespettatori. Target diversi implicano prodotti differenti. La Lega Serie A sui vari social conta 40 milioni di followers e declina i vari contenuti in otto lingue diverse. Abbiamo l’obbligo di inseguire i tifosi sulle varie piattaforme: siamo solo a metà del percorso, cerchiamo di offrire un prodotto che sia il più sexy possibile».

«Per ogni segmento di clientela occorre pensare un prodotto differente. C’è chi segue l’evento live e chi preferisce limitarsi agli highlights. I più giovani amano l’interazione, infatti l’applicazione di Dazn, Fan Zone, sta riscuotendo notevole successo».

Sulla modalità di aprirci al mondo, c’è un altro discorso da fare.
«La frammentazione dell’audience è ancora più evidente, per lingua e per fuso. Non basta produrre contenuti in inglese da esportare, ma pur nella stessa lingua devono essere diversi a seconda del Paese in cui si esportano. Per gli Stati Uniti mi servirò di un influencer che sarà differente da quello per il mercato australiano».

Prossimi passi?
«Abbiamo già fatto molto nella lotta alla pirateria, ora attendiamo che la Guardia di finanza commini le multe da 5.000 euro agli utenti finali del pezzotto per dimostrare che chi sbaglia paga».

Misure anti-razzismo?
«La tecnologia ci può aiutare con le telecamere per il riconoscimento biometrico per chi si macchia di atti violenti o discriminatori».

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