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Diego jr: «Mi fa schifo che in tanti abbiamo pubblicato le immagini di mio padre senza scrupoli»

A La Stampa: «Ho ammirato il giornale argentino Ole che ha oscurato la parte più impressionante: informazione sì, ma con un briciolo di dignità. Senza perdere delicatezza, tatto e rispetto».

Diego jr: «Mi fa schifo che in tanti abbiamo pubblicato le immagini di mio padre senza scrupoli»
Roma 10/10/2016 - photocall 'Partita della Pace' / foto Insidefoto/Image nella foto: Diego Armando Maradona-Diego Armando Sinagra Maradona Jr ONLY ITALY

Il processo sulla morte di Diego Armando Maradona riprende oggi nella Terza sala del Tribunale di San Isidro, alla periferia Nord di Buenos Aires. Le udienze si terranno due giorni alla settimana, ogni martedì e giovedì, fino almeno al mese di luglio, con più di cento testimoni chiamati in aula. Tristezza e sdegno da parte delle figlie dell’ex calciatore del Napoli quando sono state mostrate le immagini devastanti del padre morto, su questo argomento ha parlato il figlio Diego Armando Maradona jr a La Stampa.

Che effetto le ha fatto, in particolare, vedere la foto straziante di suo padre appena deceduto?

«È stato difficilissimo. Il legale mi aveva avvisato dell’esistenza di immagini molto brutte, ma non avevo voluto vederle. Mi fa schifo che tanti media l’abbiano pubblicata senza scrupoli e ho ammirato il giornale argentino Ole che ha oscurato la parte più impressionante: informazione sì, ma con un briciolo di dignità. Senza perdere delicatezza, tatto e rispetto».

Il pm ritiene sia l’illustrazione, perfetta e tragica, della tesi che suo padre è stato abbandonato…

«È stato ammazzato, non abbandonato. Nella difesa c’è chi ha sostenuto sia deceduto per infarto e che nessuno avrebbe potuto accorgersene: allucinante, un’offesa all’intelligenza delle persone, basta vedere quell’immagine per comprendere che non è così. Mio padre si poteva salvare, sono sicuro che se fosse stato curato bene sarebbe ancora qui con noi. È stato un omicidio bello e buono: lo sappiamo tutti e la verità sarà dimostrata dai giudici, ho fiducia nella giustizia argentina»

L’avvocato Fernando Burlando ha definito gli imputati un “circolo diabolico”.

«Però colpevoli non sono “solo” i sette imputati. Sono “anche” i sette imputati. Speriamo che le indagini possano ingrandirsi e che tutti paghino, non solo l’equipe medica: dove stavano le persone che attraverso mio padre guadagnavano tanti soldi?». 

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