Stesso intervento di Lobotka in Udinese-Napoli, allora fu punito con il rigore. Nemmeno lo stesso arbitro sa dove abiti “l’uniformità di giudizio”
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Abbiamo visto e rivisto l’azione del fallo di mano di Dumfries sul tiro di Spinazzola e un senso di déjà vu ha preso il sopravvento. Quella azione, quella stessa azione, l’avevamo già vista. Solo non al Maradona ma da un’altra parte. Lo stadio era un altro. Qualcosa altro era uguale però… Ma certo! Doveri!
Del senso déjà vu rimane un sentimento dolce-amaro. Lo stadio è quello che evoca dolci ricordi. Il Bluenergy Stadium, certo! Dove gioca l’Udinese. Ma l’amaro è qualcos’altro. È Doveri che durante Udinese-Napoli di due mesi fa fischia un rigore contro il Napoli. Zemura calcia dal limite dell’area e becca il braccio di Lobotka.
Rigore in Udinese-Napoli: allora Doveri non aveva dubbi
L’arbitro della sezione di Roma 1 non ha dubbi. È fermo nella sua decisione. Indica il dischetto. L’Udinese passa in vantaggio e il Napoli è costretto a rimontare. Eppure in quell’azione non si vedono tante differenze rispetto al braccio di Dumfries.
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Screen da YouTube degli Highlights di Udinese-Napoli
Se guardiamo l’azione di Napoli-Inter che porta al non-rigore di Dumfries, le similitudini sono parecchie. La decisione tuttavia è opposta. Due mesi fa era fallo e rigore, ieri no.
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Screen da YouTube degli highlights di Napoli-Inter
Sgombriamo il campo da ogni giustificazione. Doveri è un ottimo arbitro. E infatti è pure vicino a entrambe le azioni, sia sul tiro di Zemura due mesi fa, sia ieri sera sul tiro di Spinazzola (nella seconda foto lo si vede benissimo). E allora perché due decisione diversi per un caso che se uguale non è, poco ci manca?
La risposta non è semplice. Adesso non si può nemmeno parlare di mancanza di uniformità, questa chimera. Ora siamo oltre. Prima era comprensibile, ma comunque irritante, la diversa interpretazione da parte di arbitri diversi. In questo caso abbiamo una interpretazione diversa dallo stesso arbitro a distanza di due mesi. Doveri non sa dove abiti l’ “uniformità di giudizio”. Alziamo le mani. Interpretare gli arbitri è roba da cartomanti.