Lineker ha paragonato i Red Devils al Liverpool di Klopp, sostenendo che il tedesco avesse lasciato il club in uno stato migliore. Il Telegraph, invece, punta il dito contro la dirigenza.
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Continua il periodo di crisi del Manchester United; oltre ad essere 14esimi in Premier, sono usciti dall’Fa Cup contro il Fulham ai rigori. L’ex calciatore inglese Gary Lineker ha messo in dubbio l’eredità lasciata da Sir Alex Ferguson; ha paragonato i Red Devils al Liverpool di Klopp, sostenendo che il tedesco avesse lasciato il club lo scorso anno in uno stato migliore.
Ferguson sotto accusa: lo United è peggiorato per colpa sua?
Ha ragione Lineker? Questa è la domanda che si pone il Telegraph, che scrive:
Non c’è dubbio il gran capitale intellettuale lasciato da Ferguson quando si è ritirato nel 2013. Ma il crollo da allora si deve più ai fallimenti di coloro che sono arrivati nella dirigenza. Avrebbero dovuto essere pronti e capaci di guidare la squadra. Una successione non si crea solo con il manager giusto, ma anche con chi gestisce il club. Non c’è né strategia, né visione. Potrebbe essere che Sir Alex abbia portato lo United fino all’estremo e che ci sarebbe stata dopo un’inevitabile crisi. Questa è responsabilità dei proprietari, i Glazer, ma anche di dirigenti come Ed Woodward e Richard Arnold. Non erano all’altezza. Hanno fallito. Dovrebbe essere puntato il dito contro di loro.
Succede che alla fine di ogni era ci sono dei problemi, ma sono passati dodici anni e lo United continua a peggiorare, non a migliorare. La resa dei conti – dentro e fuori dal campo – che sta accadendo ora è un prodotto dell’ultimo decennio, non del precedente. Affermare la negligenza di Ferguson paragonandolo al Liverpool di Klopp, come sostiene Lineker, è sbagliato. Sir Alex aveva ridotto, negli ultimi due anni prima del suo ritiro, l’età media della squadra a 24 anni. I suoi ultimi acquisti, come Zaha e Kagawa, sembravano essere buoni giocatori; ma alcuni non si sono dimostrati all’altezza. Di certo, però, non è stato per colpa del manager. E’ ridicolo considerare l’eredità che ha lasciato nel club come il problema alla radice del crollo dello United. I Red Devils sarebbero stati ancora in grado di dominare, se fossero state prese le decisioni giuste.