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Gasperini: «Lo scudetto era già svanito contro l’Inter, era un sogno impossibile»

Dopo la sconfitta a Firenze: «Siamo terzi nonostante due sconfitte consecutive, anche le altre dovranno sfidarsi tra loro»

Gasperini: «Lo scudetto era già svanito contro l’Inter, era un sogno impossibile»
Mg Verona 08/02/2025 - campionato di calcio serie A / Hellas Verona-Atalanta / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Gian Piero Gasperini

Gian Piero Gasperini è intervenuto nel post-gara di Fiorentina-Atalanta (persa per 1-0 con gol di Kean ndr) e si è sottoposto alle domande consuete di Dazn e poi dei giornalisti presenti in sala stampa del Franchi. Di seguito le dichiarazioni integrali.

Gasperini: «Non abbiamo avuto il giusto passo e dinamismo»

A Dazn:

Ora l’Atalanta guarda a chi sta dietro?

«Bisogna sempre guardare avanti. Abbiamo 8 partite da giocare, 5 in casa e ci giocheremo tutte le nostre carte. Ci rimane un ottimo margine, ma dobbiamo cambiare marcia.»

Problema più fisico o mentale oggi?

«La prima settimana siamo rimasti ad allenarci in 4, poi è andato via anche Ederson. Oggi non avevamo il dinamismo, le gambe e la velocità per poter mettere in difficoltà la Fiorentina e giocare una partita come abbiamo sempre fatto. Partita che va archiviata, oltretutto ci abbiamo messo del nostro. Nel primo tempo abbiamo fatto meglio noi, poi l’abbiamo complicata con quel gol preso al 45′. Abbiamo due scontri diretti in casa, dobbiamo ritrovare le energie delle ultime partite.»

Vede punti di contatto con partite passate?

«Ci sono state altre partite in cui la prestazione c’è stata. Abbiamo perso qualche punto in partite sulla carta fattibili, ma oggi eravamo in difficoltà sul piano dinamico. In queste 8 partite ci sono tante squadre in pochi punti, noi siamo lì. Abbiamo degli scontri diretti da sfruttare bene, anche le altre si toglieranno punti fra di loro. Pensare di essere oggi al terzo posto deve essere uno stimolo molto forte.»

0 tiri in porta, non accadeva dal febbraio 2023: come valuta il momento degli attaccanti?

«Oggi c’era una difficoltà generale, forse il più attivo è stato Retegui che rientrava. Si vedeva che avevamo pochissime possibilità di essere pericolosi. Il gol preso in quel modo ci ha messo ancora più in difficoltà, ma nel primo tempo erano più per la Fiorentina che per noi. Oggi entrambe non al meglio.»

«Lo Scudetto era già svanito dopo l’Inter»

Poi, intervenendo in conferenza:

Cosa vi è successo oggi?

«È stata una giornata così, di quelle in cui puoi incappare nell’arco di un campionato, col cambio di stagione e subito dopo la sosta. Va accettata, purtroppo, poi ci si mette magari quel gol rocambolesco preso a fine primo tempo, in cui stavamo facendo qualcosa in più. Lì si è complicata: senza passo, dinamismo ed energia non la raddrizzi e rischi anzi di subire un altro gol.»

Finisce oggi il sogno Scudetto?

«Direi di sì, era un sogno impossibile che penso sia sparito nella partita con l’Inter. Però lì avevamo giocato bene. Ora abbiamo squadre che hanno fatto strisce di risultati importanti e ci sono ancora 8 partite. Abbiamo un po’ di vantaggio e giocheremo 5 partite in casa su otto. Avremo subito scontri diretti con Lazio e Bologna dai quali dipenderà la classifica, ma anche le altre devono scontrarsi tra loro. Dobbiamo arrivare forti a questo periodo, perché l’Atalanta è terza in classifica nonostante due sconfitte consecutive ed è qualcosa di potente»

Si è parlato troppo di lei?

«L’importante è che non ne parli io… Non posso evitare niente. Sono stato molto chiaro sul futuro, che so io, non è un motivo della sconfitta. Ora rimane da finire un campionato straordinario, siamo rimasti terzi e abbiamo comunque 7 punti di vantaggio sulla Fiorentina. Ci sono tante squadre vicine alle quali siamo sempre stati sopra, non solo quest’anno ma anche negli scorsi.»

Rifarebbe le stesse scelte con Lookman e Retegui dal 1′?

«Queste son partite in cui non ci sono vie di mezzo e l’Atalanta è questa. Retegui sì rientrava, ma nel primo tempo era il più dinamico: fargli fare 90 minuti era un rischio. Venerdì pomeriggio abbiamo deciso che avrebbe giocato, ma col pensiero di venire qui a fare una certa partita, che non siamo riusciti a fare. Lookman è tornato venerdì ma è quello che crea vivacità e velocità in attacco. Gli altri vogliono più palla addosso. Poi abbiamo provato con Maldini, con Samardzic, Brescianini e Cuadrado, ma lì davanti era una mancanza generalizzata di rapidità giusta.»

 

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