Per Di Marzio è un obiettivo del Napoli. Allegri lo protesse dopo un clamoroso autogol e lui lo ripagò con prestazioni e gol (è nato attaccante)

Gatti il pupillo di Allegri ora accostato al Napoli: la juventinizzazione prosegue
È stato Gianluca Di Marzio, che di calciomercato ne sa, ad accostare il nome di Federico Gatti al Napoli per la prossima stagione. Ha ricordato che il ds Manna lo conosce molto bene. Juventinissimo, Gatti sarebbe uno di quei difensori centrali che il club azzurro starebbe cercando per irrobustire il pacchetto arretrato.
Gatti ha 26 anni. Dal Frosinone è approdato alla Juventus nel 2022, sotto la guida di Massimiliano Allegri. Tecnico che lo ha lanciato e che lo ha difeso e sostenuto in uno dei momenti più complicati, ossia dopo il clamoroso autogol da Oggi le comiche contro il Sassuolo all’inizio della stagione 23-24. Il tecnico livornese continuò a schierarlo sin dalla partita successiva contro il Lecce. Gatti subentrò a Rugani e Allegri gli disse: “Dai che sei forte”. Non a caso nelle successive nove giornate, il difensore torinese (nato attaccante) segnò tre gol. Di cui uno proprio al Napoli. Ha segnato due gol pesanti anche in Europa League: allo Sporting Lisbona nei quarti di finale e al Siviglia in semifinale.
Allegri lo proponeva nella difesa a tre con Danilo a sinistra, Bremer centrale e Gatti a destra. Raccontano gli juventini che ha studiato alla scuola di Danilo e Bonucci. Grande amico di Vlahovic e Rabiot. Allegri lo chiamava gattone.
Sarebbe un acquisto che farebbe proseguire il Napoli sulla strada della juventinizzazione. Processo che fin qui ha dato ottimi risultati, diremmo eccellenti.
Federico Gatti elogiato da La Nacion: i sacrifici dell’ex muratore che somiglia a Chiellini (dicembre 2023)
Il gol della vittoria della Juve sul Napoli porta la firma di Federico Gatti, il difensore che sta dando più certezze in chiave realizzativa degli stessi attaccanti.
Il quotidiano argentino La Nacion racconta la storia del difensore dei bianconeri:
“Federico Gatti un tempo faceva il muratore e giocava a calcio solo di notte. Ora, nella sua carriera da professionista, il 25enne italiano sta prendendo il posto di Giorgio Chiellini come bastione nella difesa a tre di Massimiliano Allegri alla Juventus”
Danilo, capitano della Juventus, descrive così il compagno di squadra: «Federico è un esempio per tutti noi. Ha dovuto attraversare momenti difficili, ma è rimasto forte».
«Gatti ha giocato nei campionati minori con il Torino e l’Alessandria, poi ha dovuto lasciare il calcio quando suo padre ha perso il lavoro ed è diventato il punto di riferimento della famiglia» .
Il difensore della Juve racconta così il suo passato: «Ho dovuto ricambiare gli sforzi che mio padre ha fatto per me. Facevo il muratore, costruivo finestre e riparavo tetti. Iniziavo all’alba. È stata un’esperienza dura, ma formativa. Ho lavorato e giocato per compensare».
Andato via dall’Alessandria, Gatti andò a tentare la fortuna in una squadra di Eccellenza il Pavarolo che era sull’orlo del fallimento e che per questo era alla ricerca di giovani.
«I soldi finirono e tutti i giocatori se ne andarono. Io decisi di restare», ha spiegato Federico. Da centrocampista divenne difensore, per decisione dell’allenatore dell’epoca, vista la sua altezza.
Dopo il periodo al Pavarolo, tocca a lui difendere i colori del Verbania , in Serie D, e nel 2020 firma per la Pro Patria di categoria superiore: Serie C. Lì trascorre un anno, in cui la squadra si classifica sesta. Nella sua fulminea ascesa, nell’agosto 2021 Gatti ha fatto un altro salto di categoria approdando al Frosinone che lo acquistò per 100mila euro. Il suo scopritore è Guido Angelozzi direttore sportivo del Frosinone.
Angelozzi parla così del difensore «È un Chiellini con i piedi di Leonardo Bonucci».
Sul campo Gatti ha confermato queste parole, è considerato – scrive La Nacion – il miglior difensore centrale della Serie A, e la Juventus lo ha acquistato lo scorso agosto, per 7,5 milioni di euro. Dal dilettantismo all’élite.