Il Corsera. Si sente spaesato, non comprende come funziona la catena di comando, è stato lasciato solo nel ruolo di sergente di ferro

Gli uomini di Conceiçao attaccano il Milan (l’hanno lasciato solo), lui smentisce ma serve a poco
Il Milan è una polveriera. Ogni giorno ne accade una. Ieri gli uomini dell’entourage di Conceiçao hanno attaccato il club con accuse circostanziate, il tecnico sarebbe stato lasciato solo. In serata l’allenatore ha smentito ma pochi ci credono, le accuse erano molto circostanziate.
Scrive il Corriere della Sera:
Mentre negli Stati Uniti il Milan tentava di compattarsi (con l’incontro a New York tra l’ad Giorgio Furlani, il proprietario Gerry Cardinale e molti interlocutori all’interno di Redbird), a Milano è scoppiato il giallo legato al malumore di Sergio Conceicao.
Un j’accuse lungo e articolato diffuso da persone vicine all’allenatore e che lo rappresentano, e ridimensionato dal diretto interessato in tarda serata. Il cahier de doléances del tecnico portoghese si incentra sulle difficoltà incontrate nella gestione quotidiana di Milanello.
Le accuse circostanziate da parte dell’entourage di Conceiçao
Nonostante anche ieri ci fosse Geoffrey Moncada al centro sportivo, l’allenatore (sostengono i suoi portavoce) ritiene di non ricevere sufficiente supporto dalla società: trova poco rispettoso non aver mai incontrato o non aver mai avuto un colloquio con il proprietario, Gerry Cardinale. Riferiscono che si senta spaesato non comprendendo come funziona la catena di comando rossonera e chi abbia responsabilità sulla gestione della prima squadra. Trovandosi perciò spesso solo a vestire i panni del sergente di ferro, invocherebbe quel manager che vesta i panni del poliziotto cattivo nelle relazioni con i calciatori. Del resto, non si sottrae nel puntare l’indice contro alcuni degli elementi più di spicco della rosa che nonostante il talento invece di trascinare il gruppo non garantiscono il necessario impegno.
In serata la presa di distanza d’ufficio da questa ricostruzione (che resta però verosimile).