L’elogio di Athletic. “Sfrutta la sua fisicità (1.98m), cerca l’anticipo sugli attaccanti. Persino su Salah. Ha ampi margini di miglioramento, come ha dimostrato Depay”

Dean Huijsen era un giocatore di proprietà della Juventus Next Gen. Ha poi giocato una stagione alla Roma 8Allegri lo aveva affidato alle cure di Mourinho per farlo crescere). Il suo talento tecnico abbinato alla fisicità e alla lettura del gioco difensivo era già evidente. Più che evidente. Forse a tutti tranne che a Giuntoli che nel suo libro dei disastri juventini ha dedicato un capitolo al difensore centrale spagnolo. Lo ha svenduto come il Barrenechea o l’Iling jr di turno (al Bournemouth per 18 milioni bonus compresi), con la differenza che Huijsen è corteggiato da mezza Europa. L’elogio arriva direttamente dal Regno Unito. Glielo dedica Athletic il giornale sportivo acquistato dal New York Times. De La Fuente, ct della Spagna che lo ha fatto esordire, ha ammesso che sembra quasi che giochi a questi livelli da anni.
Huijsen è già un difensore d’elite (The Athletic)
Così si è espresso il quotidiano citato:
“Dal punto di vista difensivo, Huijsen è un giocatore che ama l’intervento deciso, sia con i piedi che di testa. Questo è stato evidente fin dalla sua partita di esordio con il Bournemouth: nove duelli aerei vinti: il massimo per un difensore centrale in una singola partita in questa stagione.
Guardando i dati, Huijsen è tra i centrali più attivi nelle azioni difensive tipiche, sfrutta ogni centimetro del suo imponente fisico (198 cm) per sovrastare gli attaccanti, liberare l’area o bloccare tiri pericolosi. Ma non aspetta semplicemente che la palla arrivi: oltre alla difesa classica, è molto a suo agio nell’uscire in anticipo per spegnere le azioni prima che si sviluppino. Con una media di 4,1 intercetti “effettivi” (che includono anche passaggi bloccati) ogni mille tocchi avversari, è il secondo miglior difensore della Premier League in questa statistica.
Nel calcio moderno, ai centrali si chiede spesso di difendere ampie zone in duelli uno contro uno, un aspetto che si sposa perfettamente con lo stile aggressivo di Andoni Iraola (tecnico del Bournemouth, ndr). […] La stessa prontezza si è vista contro il Liverpool: quando Mohamed Salah si smarca in attesa del contropiede, Huijsen capisce il pericolo e lo chiude prima che possa accelerare. Questo tipo di aggressività è fondamentale per interrompere le azioni avversarie, ma può anche essere un’arma a doppio taglio. […] Un esempio è il match contro i Paesi Bassi: quando la palla arriva a Depay, Huijsen prova ad anticiparlo, ma l’attaccante usa il corpo per proteggere il pallone, girarsi e lanciare Tijjani Reijnders nello spazio lasciato dal difensore. Con più esperienza, Huijsen migliorerà la lettura di queste situazioni”.