Al Messaggero: «Desideravo tanto l’oro agli Europei indoor. La nuova Larissa riesce a stare dentro la gara fino alla fine. Sono entrata nella modalità animalesca».

In un’intervista al Messaggero, Larissa Iapichino racconta della medaglia d’oro ottenuta agli Europei indoor nel salto in lungo.
Iapichino: «Mia madre Fiona May mi ha chiesto di essere migliore di lei»
Come ha celebrato l’oro?
«Qui in Olanda i ristoranti chiudono alle nove e mezza, non c’è stato tempo di far nulla. Ma ieri all’aeroporto di Amsterdam prima di volare a Firenze, ho mangiato la cosa più unta che ci fosse. Desideravo tanto l’oro. Ad Apeldoorn è venuta fuori una nuova Larissa che è riuscita a non auto-sabotarsi, a stare dentro la gara fino alla fine. Sono entrata nella modalità animalesca e volevo a tutti i costi fare il salto migliore della giornata».
Come è riuscita a mettere da parte i cattivi pensieri?
«Parlando tanto con me stessa».
Vincendo una medaglia già conquistata in passato da sua madre, si sente di aver esaurito il costante confronto col passato?
«In realtà io e mamma la viviamo come uno scherzo. Dice sempre che è ora che io faccia meglio di lei. Crede nel progresso dell’atletica, non è gelosa, finché i record rimangono in casa va bene».
Cosa le piacerebbe fare da grande dopo aver concluso gli studi in Giurisprudenza?
«O l’avvocato, o un lavoro che tuteli i diritti delle persone o i diritti degli sportivi. Viviamo in un momento storico in cui il diritto costituzionale deve essere innovato, perché intelligenza artificiale e nuove tecnologie aprono fronti in passato inesplorati».
Farà i Mondiali indoor?
«No, per un discorso di programmazione. La trasferta in Cina sarebbe stata un ostacolo».