“Non è stato solo trionfalmente bravo, ma si è dimostrato un animale spirituale”

“Il Liverpool è fluido. Il Liverpool è polivalente. Il Liverpool pressa e si siede, poi colpisce come i caccia a reazione. Forse sono davvero, come ha detto con entusiasmo Luis Enrique prima di questa partita, una squadra perfetta. Ma a volte, beh, a volte hai solo bisogno anche di un portiere davvero bravo”. Psg-Liverpool è stata senza dubbio la partita perfetta di Alisson, che infatti oggi viene celebrato dalla stampa inglese come un eroe.
Sul Guardian Barney Ronay scrive che “non è stato bravo solo nel senso convenzionale del termine, muovendosi nella sua area come una gigantesca macchia color tuorlo, realizzando parate e tuffi che salvavano la partita. È stato, mentre il Liverpool difendeva disperatamente a volte, trionfalmente bravo. Questo è stato il portiere come atto di prestazione, il portiere come contro-aggressione”.
“Non solo bravo, ma uno degli animali spirituali profondi di questa squadra, un calciatore che sembrava aver appena riconosciuto qui che, sì, questa era per lui, una giornata Alisson”.
Più in generale, “il calcio è l’attività più basata sui risultati. Interi metodi, trame, atti di fallimento e gloria vengono rimandati indietro da alcuni dettagli marginali che potrebbero davvero andare in entrambi i modi. Questa è la sua bellezza, il motivo per cui la discussione non viene mai risolta, la partita non finisce mai, non importa quanti soldi o dati o attenzione a occhi sgranati le vengano lanciati. È a suo modo rassicurante nel suo rifiuto di essere elaborato o controllato, una storia di infinite variabili umane. E a volte hai davvero solo bisogno di un buon portiere, la parte che dà un senso a tutte le altre parti”.