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Il fallimento della Juventus di Giuntoli e Thiago Motta, Oscar per il pompaggio mediatico: 0-4 con l’Atalanta

La corsa scudetto è durata sei giorni: è stato breve ma intenso. Tsunami di fischi. Si chiude una delle pagine più grottesche del calcio italiano

Il fallimento della Juventus di Giuntoli e Thiago Motta, Oscar per il pompaggio mediatico: 0-4 con l’Atalanta

Il fallimento della Juventus di Giuntoli e Thiago Motta, Oscar per il pompaggio mediatico: 0-4 con l’Atalanta.

È durata sei giorni la corsa scudetto della Juventus: è stato breve ma intenso, come si dice nell’ambiente. La Juventus di Giuntoli e Thiago Motta è arrivata al capolinea. Contro l’Atalanta per 0-4 non è stata una sconfitta, è stata una Waterloo. Un disastro. La fine di un progetto calcistico basato fondamentalmente sul nulla. Solo sull’azione di pompaggio mediatico. Un fenomeno mai visto. Propaganda da sistemi dittatoriali. Solo che qui parliamo di pallone, quindi siamo immersi nel grottesco. Va aggiunto che a questo disastro ha concorso la tifoseria bianconera che, sempre nel nome di Giuntoli e Thiago Motta, ha preso le distanze da un certo Boniperti e dalla sua massima “vincere è l’unica cosa che conta”. Roba da non credere.

Un disastro annunciato che qui sul Napolista vi abbiamo raccontato dai primi giorni. Da quando Allegri è stato trattato come se facesse un altro mestiere. Licenziato dopo aver vinto cinque scudetti di fila e aver tenuto botta in condizioni difficilissime. Incredibilmente la Juventus di Elkann lo ha fatto fuori per consegnare la direzione tecnica a Cristiano Giuntoli. Il dio del calcio se la segnerà.

Al di là della benevolenza (eufemismo) dei media e dei giornalisti, la Juventus di Giuntoli e Thiago Motta ha prodotto solo disastri. Eliminati in Champions agli spareggi per gli ottavi. Eliminati dall’Empoli in Coppa Italia. E ora 0-4 con l’Atalanta. Ancora quarti fino alla partita di domani con la Lazio.

L’Atalanta conferma di essere in piena lotta scudetto. È a tre punti dall’Inter e a due dal Napoli. Domenica sera ci sarà lo scontro diretto Atalanta-Inter.

Della partita c’è poco da dire. È stato un massacro. Il punteggio sta persino stretto all’Atalanta. Sul terzo gol sembrava una partita tra professionisti contro dilettanti. Il quattro a zero è nato da un fantozziano scivolone del povero Vlahovic (una delle tante vittime di Thiago Motta) che ha finito col servire Lookman.  La Juventus non perdeva 4-0 in casa dal derby di Torino del 1967, se non ricordiamo male è quello dopo la morte di Gigi Meroni.

Tantissimi tifosi juventini se ne sono andati abbondantemente prima del triplice fischio finale. Chissà se già stasera ci saranno delle dimissioni.

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