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Il gioco posizionale di Maresca è noiosissimo, i tifosi del Chelsea sono disperati (Guardian)

Per il Telegraph è “boring boring boring”. In generale “l’approccio di Maresca è troppo robotico, metodico”

Il gioco posizionale di Maresca è noiosissimo, i tifosi del Chelsea sono disperati (Guardian)
Leicester City's Italian head coach Enzo Maresca gestures on the touchline during the English FA Cup Quarter Final football match between Chelsea and Leicester City at Stamford Bridge in London on March 17, 2024. (Photo by Glyn KIRK / AFP) / RESTRICTED TO EDITORIAL USE. No use with unauthorized audio, video, data, fixture lists, club/league logos or 'live' services. Online in-match use limited to 120 images. An additional 40 images may be used in extra time. No video emulation. Social media in-match use limited to 120 images. An additional 40 images may be used in extra time. No use in betting publications, games or single club/league/player publications. /

Il Telegraph scrive che il Chelsea di Enzo Maresca “rischia di diventare la squadra che manda a dormire i tifosi, in particolare quelli in trasferta”. “Boring boring boring“. Noioso. Non vince fuori casa in Premier League dall’8 dicembre, ha segnato solo tre volte nelle ultime sette trasferte di campionato. E anche il Guardian – a dimostrazione che la critica è condivisa, ormai – suona le stesse note. Anzi peggio.

Contro l’Arsenal, scrive, “il Chelsea ha chiuso con un xG di 0,35 e i suoi unici due tiri in porta sono arrivati ​​dal terzino sinistro, Marc Cucurella. L’approccio di Enzo Maresca è sembrato di nuovo troppo robotico, troppo metodico. Pedro Neto ha tirato come un falso 9 ma Enzo Fernández è stato petulante, Sancho è stato inefficace e Nkunku, che ha segnato tre gol in campionato questa stagione, è stato sprecato sulla sinistra.

Maresca “predica il controllo e si concentra sul gioco posizionale, ma i tifosi sono disperati e vogliono più dinamismo. A metà del primo tempo si sono sentiti cori tipo “attacco, attacco, attacco” dalla metà campo ospite. Non è stata una bella figura”.

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