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Il gomito di Dumfries diventerà un’icona del campionato

La crisi fisica è finita. Zeman in condizioni critiche. Speriamo si rimetta presto. Così non si perde qualche altra figuraccia della Juve.

Il gomito di Dumfries diventerà un’icona del campionato
Db Cagliari 28/08/2023 - campionato di calcio serie A / Cagliari-Inter / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Denzel Justus Dumfries-Stefan De Vrij

FALLI DA DIETRO
(rubrica nata nel 2008. Le rubriche omonime nate successivamente sono imitazioni)
COMMENTO ALLA 27° GIORNATA DEL CAMPIONATO 2024-25

Ho visto uno squadrone.
Ora dipende da noi.
È alle spalle il febbraio orribile.
Il Napoli è vivo e domina l’Inter scudettata, indebitata fino al baratro della bancarotta, protettissima da arbitri, Lega e Federazione.
Il risultato paradossalmente ha un valore relativo.
E tra l’altro è bugiardo.

Il Napoli domina.
Contro gli infortuni. Contro il Palazzo.
Domina dall’inizio alla fine. 19 tiri in porta contro i 6 degli avversari. 13 angoli.

Una grande squadra.
Il Feroce Salentino è ancora costretto al 352.
E propone la novità Gilmour dall’inizio.
Che sarà la sorpresa della gara. Perché alla fine risulterà il migliore in campo.
Intelligenza tattica, pressione, dinamismo. E soprattutto le aperture verticali di prima. Una squisitezza.

Il Napoli è vivo.
E non lo scoraggia neanche la perla di Dimarco per l’immeritato vantaggio bauscia.

Giochiamo due campionati.
Uno sul terreno di gioco. L’altro fuori.

Le stanno tentando tutte. Le tenteranno tutte.
Fanno sparire gli audio di bestemmie da punire con la squalifica.
Che figuraccia il presidente che ai microfoni nega l’evidenza sulla vicenda Lautaro, come farebbe un Moggi qualsiasi.

Fanno sparire i video di rigori giganteschi.
Il gomito di Dumfries alto e distante mezzo metro dal corpo che intercetta il pallone in area. Video visto mezza volta, dopo mezz’ora.
Diventerà un’icona del campionato, questo episodio.
L’imbarazzo degli esperti a giustificare la truffaldina decisione del fratello ganzo di Jack la Cayenne.

Il Napoli domina.
Eppure rischiava di perderla. Tanti errori. Un po’ di sfiga. L’assenza di un finalizzatore. Uno spietato che la butti dentro. Sebbene Piedone sfoderi un partitone.

Sarà una coincidenza ma a 10 minuti dalla fine, nel “Tempo breve” (quello che parte al 60’) il mister fa entrare Oli e Oka per ritornare 433.
Che è il modulo più naturale.
Charlie Brown vede Billing in posizione centrale. Che non sbaglia.
Perché c’è una novità. Gilmour, Okafor, Billing.
Lo sapevate che la panchina azzurra è proprio forte?
Per una volta siamo noi a raccoglier punti nel finale.

La crisi fisica è finita. Da oggi i richiami di preparazione si faranno sentire.
Se vogliamo, possiamo.

Alla grande rissa scudetto ambirebbe partecipare la Dea.
Ma se perde punti in casa contro il povero Venezia, la vedo difficile e deve solo mordersi le mani, per l’occasione perduta.
In teoria hanno tutte le carte in regola i nipoti di Arlecchino.
La coppia d’attacco per me fra le prime in Europa. Un’organizzazione di gioco moderna. Ricambi ottimi in ogni ruolo.
Un tecnico bravissimo.
Ma è proprio lì il guaio. Perché mi pare ci sia un ingrediente nel carattere zitellesco e stizzoso dell’inventore di questa favola che all’improvviso impazzisce e distrugge tutto quanto ha costruito.

Sprofonda il Diavolo.
Lo sbando societario fatalmente prende forma sul campo.
Una squadra di singoli che giocano ognuno per se stessi.
Ma un alibi per i calciatori c’è. Conciati una maglia così non può vincere mai nessuno.

La sfida tutta rossoblu del Dall’Ara decisa da una doppietta di Orsonaldo.
Nonostante la bella partita di Elia Caprile.
Ancora fra i migliori.
A fine campionato il Cagliari lo riscatterà per pochi spiccioli.

Così decise Manna.
Mi fido poco di questo ds azzurro. Non so, vedo in lui qualcosa di poco credibile.
Forse è per via di quel trapiantino di capelli, (patch mi pare si chiami) dal risultato estetico così poco apprezzabile che sembra sia stato fatto da un calzolaio magari per due soldi.
Dalla fronte di questo giovane manager rampante fuoriescono lacci e laccetti, che gli tolgono autorevolezza e lo espongono a evitabilissime risatine di dileggio.

Zeman in condizioni critiche.
Speriamo si rimetta presto. Così non si perde qualche altra figuraccia della Juve.

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