Il Corriere della Sera. Si avverte qualche brontolio solo in parte fisiologico. Il Napoli deve dribblare Fiorentina e Milan in casa, Bologna fuori

Il Napoli è il vero favorito per lo scudetto (Condò).
Ecco cosa scrive il giornalista Paolo Condò nel suo commento per il Corriere della Sera.
Il Napoli è il vero favorito per lo scudetto, specie se nel prossimo mese saprà dribblare gli ultimi nomi pesanti sul suo cammino: Fiorentina e Milan in casa (la ripartenza di domani con i viola è fondamentale), Bologna fuori. Il resto è quasi uno scivolo. La priorità di De Laurentiis è la permanenza di Conte, perché si avverte qualche brontolio solo in parte fisiologico. Se si può pensare che la cessione di Kvara a gennaio abbia compensato i denari spesi ad agosto senza poter contare sul corrispettivo di Osimhen, è necessario che il nigeriano stavolta venga venduto per tempo, in modo da arricchire la rosa col sostituto di Kvara: un po’ tortuoso, ma imprescindibile.
Krol ieri su La Stampa invece la pensava diversamente: prima Inter, secondo Napoli
Krol: «Vincerà l’Inter. Il mio Napoli ha perso punti per strada che non doveva perdere»
La Stampa, a firma Guglielmo Buccheri, intervista Rudy Krol.
Quattro squadre in sei punti: chi arriva primo al traguardo?
«Dico Inter, poi il “mio” Napoli».
Inter perché?
«Mi sembra quella costruita meglio e non ho mai creduto alla troppe partite come ostacolo: ai giocatori importa andare in campo e fare il loro lavoro».
Il “suo” Napoli…lo chiama ancora così.
«Là ho vissuto un’esperienza che mi ha legato a quei colori. Ora che è rientrato Buongiorno, Conte si sentirà più al sicuro, ma hanno perso punti per strada che non dovevano perdere…».
Lo stato di salute del nostro pallone a che livello è?
«Come ho detto prima, la Serie A è tutta da vedere e, io, la vedo con la massima attenzione. Non dovete mai dimenticarvi dell’arte del difendere: siete maestri».
Eppure prende sempre più quota chi, da dietro, avanza palla al piede.
«Sì, è così. Ma se, poi, ti fai sorprendere che senso ha? La palla al piede va bene, ma prima bisogna saper marcare».
Il nostro tecnico migliore?
«Resta Spalletti»