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Il Napoli fallisce l’operazione sorpasso. Calo nella ripresa. Ora si dovrà resistere a due settimane di disfattismo

Solo le statistiche premiano il Napoli. Radu risarcisce gli interisti. Ci saranno polemiche per i cambi tardivi e per Lukaku (per noi ha giocato bene)

Il Napoli fallisce l’operazione sorpasso. Calo nella ripresa. Ora si dovrà resistere a due settimane di disfattismo
Db Venezia 16/03/2025 - campionato di calcio serie A / Venezia-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Antonio Conte

Il Napoli fallisce l’operazione sorpasso. Calo nella ripresa. Ora si dovrà resistere a due settimane di disfattismo

Il Napoli non ha vinto a Venezia. È finita 0-0. Le statistiche premiano il Napoli ma le statistiche, si sa, contano quanto il due di briscola. Il Venezia di Di Francesco ha giocato bene, in maniera agguerrita. Ha anche sfiorato la vittoria sia nel primo tempo sia nel finale. Il Napoli ovviamente ha creato di più. Ha trovato sulla sua strada l’ottimo Radu ma i portieri sono là per parare. Non è finita la corsa scudetto ma per una piazza come Napoli, incredibilmente ancora disabituata dopo tanti anni alla tensione per la vittoria, questo pareggio sarà il lasciapassare per vagonate di disfattismo. Conte sarà criticato per i cambi tardivi (quattro, tutti insieme, al minuto 76), forse anche per il mancato ingresso dell’amuleto Billing. Per noi, il Napoli è venuto meno nel finale quando ci saremmo aspettati che diventasse padrone del campo dopo il primo tempo a ritmi altissimi del Venezia. Così non è stato. C’è stato un calo fisico ed è forse l’aspetto più preoccupante. Alla fine è stato Meret a salvare il pareggio su Nicolussi Caviglia. Anche se due minuti prima, Simeone ha avuto l’occasione del campionato, su cross di Okafor, e l’ha mandata in curva. Prosegue la maledizione del mezzogiorno. Quattro partite alle 12.30: due sconfitte, una asola vittoria (a Empoli) e il pari di oggi. Ci saranno anche critiche per Lukaku che invece secondo noi ha giocato, è stato il più pericoloso.

Il campionato non è finito. Ora ci sarà la sosta per la Nazionale. Mancano due settimane.

Abbiamo notato con piacere che col passare degli anni Di Francesco è rinsavito: addio costruzione dal basso e il Venezia ha giocato un efficacissimo kick and run, calcio inglese anni Settanta e Ottanta. In due parole: il football. Come le squadre inglese, il suo Venezia ha menato pure. E di brutto. A fine primo tempo i falli sono stati 13 a 1 per loro. Il finale è stato 19-8.

Il Venezia ha giocato in continua accelerazione, pressing altissimo, attaccanti rapidi e bravi. Zerbin si è concesso persino il lusso di un tunnel a Buongiorno.

Il Venezia è partito forte ma il Napoli ha avuto l’occasione migliore dopo quattro minuti. L’azione come al solito è cominciata con Lukaku, è proseguita sulla destra, Raspadori in area di sinistro ha colpito il palo interno. Il pallone è danzato sulla linea ed è uscito. Radu, portiere rumeno ex Inter che gli interisti ben ricordano per una papera a Bologna che costò lo scudetto, oggi è invece stato determinato a risarcire la sua ex squadra. Un paio di parate attorno al ventesimo. Prima su tiro violentissimo di Raspadori e poi deviazione su colpo di testa di McTominay su calcio d’angolo. Due interventi decisivi in trenta secondi. Anche il Venezia ha avuto la sua occasionissima. Al 41esimo, Ellertsson ha liberato Kike Perez solo davanti a Meret: il portiere azzurro è stato bravissimo a respingere e poi Fila ha calciato a porta vuota ma Rrahmani ha salvato sulla linea. Dopo, Meret ha rischiato il pasticcio su pressing di Zerbin.

Al 45esimo, altra grande parata di Radu. Colpo di testa di Lukaku che è volato altissimo per schiacciare il pallone, il portiere è stato bravissimo a inchiodare la sfera sulla linea di porta: parata complicatissima. Poi, Di Lorenzo ha avuto l’occasione per segnare ma sbaglia lo stop e ha consentito a Raud di uscire e chiudergli lo spazio.

Nel secondo tempo è successo meno.

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