ilNapolista

Il Real Madrid è “scritto” dagli sceneggiatori di Lost, ora non sanno più cosa inventarsi (Paìs)

“Qualcuno gli ha chiesto di inventare ogni volta un capitolo in cui il Madrid si qualifica eroicamente, stranamente o inaspettatamente, preferibilmente all’ultimo minuto”

Il Real Madrid è “scritto” dagli sceneggiatori di Lost, ora non sanno più cosa inventarsi (Paìs)
Manchester City's Spanish manager Pep Guardiola (L) and Real Madrid's Italian coach Carlo Ancelotti react at the start of the UEFA Champions League football match between Manchester City and Real Madrid at the Etihad Stadium in Manchester, north west England, on February 11, 2025. (Photo by Oli SCARFF / AFP)

Da qualche parte, in segreto, deve nascondersi uno scrittore frustrato che progetta le sceneggiature per le partite europee della squadra di Carlo Ancelotti. Qualcuno gli ha chiesto di inventare ogni volta un capitolo in cui il Madrid si qualifica eroicamente, stranamente o inaspettatamente, preferibilmente all’ultimo minuto. Se volete, chiedono, evitate una partita schiacciante, un quattro a zero dall’inizio alla fine. Scommetti sui gol nei supplementari, sulle rimonte in dieci minuti, sui rigori che inspiegabilmente colpiscono la traversa. Ma dopo tanti anni, come chiunque altro, anche lo sceneggiatore comincia a rimanere a corto di idee”. El Paìs paragona il Real Madrid a Lost. Daniel Verdu scrive che “questa stagione, per non ripetersi, ci ha regalato questo colpo di scena, una specie di MacGuffin al servizio della gloria, in cui il protagonista si qualifica perché un giocatore, apparentemente, scivola, sfiora la palla in modo impercettibile all’occhio umano, e il rigore che aveva appena spazzato via le ragnatele dalla traversa viene annullato. Che genialità! Che racconto coraggioso! La storia passa dall’epica al marziano”.

“Giocando contro il Real Madrid si gioca contro una serie di copioni scritti prima ancora che la partita inizi. Anche contro il destino e il peso della storia, che fa tremare le gambe a quasi tutti gli avversari negli ultimi minuti della partita, anche se in vantaggio di due gol. Ma ora si scopre che dobbiamo competere anche con le statistiche, ovvero con la probabilità. Ogni turno di qualificazione è preceduto dalla previsione dell’oracolo degli uno e degli zeri chiamato Opta, che prevede finali, campionati e vittorie di ogni genere. Un database che elabora più livelli di informazioni, come passaggi, tiri, minuti giocati, chilometri percorsi, ecc. E non si limita ad analizzare giocatore per giocatore, ma estrapola l’analisi anche al club a cui appartiene”.

“A questo punto, Opta ha affermato che il Barcellona vincerà la Champions League. Ma non ne dà neanche uno. Aveva anche detto che il Liverpool ce l’avrebbe fatta, ma la scorsa settimana è stato eliminato. Per la macchina, sul campo da gioco succedono troppe cose. Accadono contemporaneamente e, il più delle volte, senza alcun significato. Soprattutto se gioca il Madrid. Se fossi come tutti noi, presterei molta attenzione a ciò che lo sceneggiatore potrebbe scrivere per le prossime partite”.

ilnapolista © riproduzione riservata