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Il Real Madrid insegna alla sua cantera come diventare campioni: “Da noi si cresce sia nel calcio, che come persone” (As)

Asencio ne è un esempio. Il centro sportivo di Valdebebas ospita insegnanti ed educatori, chi non è in linea con i valori di impegno, ma anche formazione accademica, viene mandato via.

Il Real Madrid insegna alla sua cantera come diventare campioni: “Da noi si cresce sia nel calcio, che come persone” (As)
Mg Bergamo 10/12/2024 - Champions League / Atalanta-Real Madrid / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Raul Asencio

Il Real Madrid ha dovuto affrontare quest’anno diversi momenti di difficoltà, dovuti anche a numerosi infortuni. Per questo motivo, il club si è rifugiato nella sua cantera, la “fabrica“, che ha lanciato quest’anno fino a 16 giocatori convocati da Ancelotti. Uno tra questi è Asencio, il portabandiera dei giovani, scrive As.

Il modus operandi della cantera del Real Madrid

Il quotidiano spagnolo racconta come opera il Real Madrid per reclutare i giovani:

Fino a 16 giocatori delle giovanili sono stati convocati da Ancelotti quest’anno. La “Fabrica” è la più prolifica in Europa negli ultimi 20 anni: 166 giovani giocatori dei blancos hanno giocato nei top cinque campionati europei.  La rete del Real per reclutare giocatori si estende su tutto il territorio nazionale e internazionale, anche se la maggior parte dei calciatori presi provengono dalla Spagna. Quasi tutti i 300 ragazzi dell’Academy del Real, divisi in 17 squadre, sono prodotti “nazionali”; le prime ricerche partono da Madrid, con quasi la metà degli scout che lavora sul territorio. Ma in ogni comunità spagnola c’è un numero minimo di scout dei blancos, raggiungendo aree come l’Andalusia o la Catalogna. Gli scout rilevano il talento, o può capitare che ricevano una segnalazione di un collega che non lavora nel Real. Se convince, il giocatore X passa la prima selezione. La fase 2 prevede che i coordinatori nazionali (i blancos ne hanno cinque) decidano in quale zona della Spagna spostare l’attenzione. Poi tutto ciò che viene raccolto viene riordinato in un database; alla fine, se un calciatore supera tutti questi step, viene ingaggiato. Devono inoltre essere profili in linea con gli allenatori responsabili dei vari settori. 

Al centro sportivo di Valdebebas, degli oltre 300 ragazzi, vi risiedono tra i 50 e i 70, in spazi appositi progettati sia per il riposo, che per la formazione. Ci sono insegnanti ed educatori per i bambini e il loro sviluppo accademico. Alcuni vanno all’università, altri si fermano al diploma. “Il giocatore cresce non solo nel calcio, ma anche come persona”, è il messaggio che vogliono trasmettere. Infatti, ogni stagione c’è almeno un giocatore che viene mandato via perché non si adatta ai valori che vengono trasmessi dal club. Inoltre, se un ragazzo non mostra sforzo e sacrificio quotidianamente, questo finisce poi per riflettersi sul campo: ecco perché profili come Nacho, Carvajal, Modric, Kroos o Casemiro sono così importanti, devono essere usati come punti di riferimento. E’ un processo di sviluppo dove anche la figura dell’allenatore è fondamentale. Da Valdebebas assicurano: Asencio è esploso anche per il molto lavoro fatto “dietro le quinte”.

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