Giuntoli prende tempo, ed è una necessità. Un esonero comporta dei costi e sarebbe un salto in un buio più buio del nero sprofondo dentro il quale la squadra è precipitata

Repubblica parla della sconfitta della Juventus contro la Fiorentina per 3-0. Un altro tracollo dopo quello subito contro l’Atalanta che mette in una brutta posizione Thiago Motta. Giuntoli però lo difende e anzi conferma la sua permanenza sulla panchina della Juve. Ma pare più una difesa di circostanza che convinta.
La Juve è sgomenta, a ogni livello
Scrive Repubblica:
Thiago Motta terrà la Juventus in mano per altre due settimane, ammesso che in mano ce l’abbia ancora dopo la seconda batosta consecutiva, i sette gol presi in una settimana e una sensazione di desolante impotenza che solo le squadre a brandelli riescono a dare. La Juve è sgomenta, a ogni livello. La soluzione è prendere tempo. Cristiano Giuntoli ha parlato alla squadra a tracollo ancora caldo e poi, in tv, ha ribadito i concetti già espressi ai muti calciatori.
La difesa dirigenziale è stata comunque debole, più doverosa che profondamente convinta. Prendere tempo è una necessità, un esonero comporta dei costi e sarebbe un salto in un buio ancora più buio del nero sprofondo dentro il quale la squadra è precipitata: alternative pronte non ce ne sono e i nomi disponibili (Mancini, Tudor) non garantiscono l’affidabilità assoluta.
Giuntoli ancora parla di progetto: «Dobbiamo stare tutti uniti. Sempre con Motta? Certo»
Dopo la brutta sconfitta contro la Fiorentina, ai microfoni di Sky si presenta Giuntoli per spiegare la prestazione della Juventus ed eventualmente la posizione di Thiago Motta.
Oggi nessuna reazione. Il progetto Motta va avanti?
«In questi momenti dobbiamo stare tutti uniti. Siamo molto dispiaciuti, due gare sotto livello. Siamo sicuramente molto dispiaciuti ma convinti di uscirne tutti insieme. Sempre con Motta? Certo».
Cosa non ha funzionato?
«Non parlerei di obiettivi. Abbiamo iniziato con un progetto ringiovanendo la rosa e abbassando gli stipendi. In questo momento dobbiamo pensare ad entrare in Champions League, dobbiamo stare tutti uniti».