Alla Gazzetta: «Gli hanno dato la Juventus in mano. Certo che Conte lo vedrei bene alla Juve ma la società va rinforzata»

«Un errore dare la Juventus in mano a Giuntoli. Nemmeno Boniperti aveva tutto questo potere». Massimo Mauro intervistato dalla Gazzetta dello Sport sulla crisi della Juventus e sul fallimento dell’accoppiata Thiago Motta-Giuntoli.
Lei era uno dei più ottimisti in agosto. Eppure…
«Salvo l’idea estiva di Giuntoli e Thiago Motta di voler provare a vincere con un gioco diverso, ma la realizzazione è stata un fallimento totale. La lezione è che alla Juventus bisogna assecondare di più la storia. Sarri ha vinto lo scudetto ed è stato mandato via dopo un anno; Pirlo è stato esonerato dopo il quarto posto e la doppietta Coppa Italia-Supercoppa. E ora Thiago non ha finito il campionato».
Si trovasse al posto di Giuntoli in questo momento?
«Sarei quello più deluso di tutti. Thiago Motta è stata una sua scelta e mandandolo via si è trovato a dover ammettere uno sbaglio. Però…».
Però…
«Penso che l’errore sia stato più di conduzione che di uomini».
Cosa intende dire?
«Che è stato dato troppo potere a un’unica persona. Giuntoli, di fatto, in questi mesi ha avuto tutta la Juventus in mano».
C’è chi dice che era dai tempi del presidentissimo Boniperti che non si vedeva alla Juventus un uomo solo al comando di tutto. Concorda?
«No. Neanche Boniperti comandava da solo e lo dico per esperienza personale. Era un presidente che si confrontava tantissimo con Trapattoni e anche con noi giocatori. Alla Juventus è sempre stato così: non c’è mai stata una persona sola che aveva tutto in mano. A prescindere dall’allenatore del futuro, la società andrà rinforzata».
Pensa a Chiellini?
«Sicuramente Giorgio è un uomo Juve e una persona di grande valore».
Tudor è stato ingaggiato come traghettatore, ma il grande sogno per il 2025-26 resta il ritorno di Conte in bianconero. Sensazioni?
«La Juve è la casa di Antonio, certo che lo vedrei bene. Ma Conte ha dimostrato di saper ottenere risultati un po’ ovunque in Italia e in Europa».
Se quello di Thiago Motta è un fallimento, quello di Giuntoli è un disastro (Libero)
Thiago Motta è stato esonerato dalla Juventus, ieri sera è arrivato il comunicato ufficiale da parte della società; a sostituirlo ci sarà Igor Tudor. Secondo quanto scrive Libero, però, avrebbe meritato l’esonero anche Cristiano Giuntoli per la gestione non solo del tecnico ex Bologna, ma anche del club.
Il quotidiano scrive:
Se quello di Thiago Motta è un fallimento, ma avrà modo di rifarsi, quello di Giuntoli che lo ha corteggiato, inseguito, implorato di firmare per poi abbandonarlo e addirittura rinnegarlo («Mi vergogno di averti preso», avrebbe detto) è un disastro. L’esonero lo meriterebbe anche il ds ed è probabile che sia stata una possibilità vagliata da Scanavino e Ferrero. Giuntoli ha patteggiato ammettendo la colpa (cioè esonerando il “suo” allenatore), forte anche di un contratto quinquennale. Ma il processo ai piani alti è in corso e per uscirne innocente potrebbero non bastare Tudor e il quarto posto. D’altronde i capi di imputazione sono notevoli: nove mesi di gestione tecnica buttati via, oltre 15 milioni di peso a bilancio per il contratto di un allenatore esonerato, oltre cento milioni investiti in operazioni di mercato fantasiose. Di fatto non è Giuntoli a dare un’occasione a Tudor ma il contrario.