Grottesca gestione da parte del club. Motta per ora resta in panchina. A Mancini e Tudor manca solo il televoto. È vero che il pesce puzza sempre dalla testa

La Juventus sta trasformando l’esonero di Thiago Motta in un reality.
Comincia a venire il dubbio che il fallimentare Thiago Motta non sia il principale responsabile del disastro della Juventus di quest’anno. Ed è un’affermazione coraggiosa visto quello che ha combinato. Certamente lo è Giuntoli più di lui, e questo lo sapevamo. Ma a giudicare da quel che vediamo in queste ore, il pesce puzza dalla testa. La gestione dell’esonero di Thiago Motta da parte della proprietà si sta trasformando in un grottesco reality, un’operazione dilettantesca, con i quotidiani che dedicano pagine e pagine ai duellanti Mancini e Tudor mentre Motta è ancora lì e la prossima settimana – non si sa in quale clima – allenerà la squadra in vista del Genoa.
Juventus, gestione mediatica da club di quart’ordine
La gestione mediatica è da club di quart’ordine. Manca poco che si chieda aiuto al pubblico a casa. Adesso o i giornali si stanno avventurando lungo sentieri fantasiosi, e francamente lo escludiamo, oppure i vertici del club hanno perso il controllo della situazione. Ieri c’è stato il vertice Gedi. Era l’occasione giusta per prendere la decisione e stilare quei gelidi comunicati di tre righe. Sappiamo che Elkann non ritiene affatto Motta il principale responsabile. Nonostante la copertura mediatica, è la gestione di Giuntoli a essere sotto processo. E poi c’è da far di conto perché l’esonero costa. Siamo ai conti della serva. Fatto sta che il vertice di ieri non ha prodotto alcuna decisione. E oggi leggiamo ovunque di Mancini a un passo dalla Juve, addirittura il ct accetterebbe di fare il traghettatore per quattro mesi (con conferma in caso di quarto posto).
Notiamo che Repubblica e La Stampa – i due quotidiani del gruppo Gedi – non hanno partecipato al reality. E per La Stampa (quotidiano di Torino) è stranissimo. Non c’è un rigo sulla Juventus. Lo stesso vale per il Corriere della Sera. Vedremo cosa accadrà. Per ora possiamo dire che la Juventus ha varato l’esonero distillato, una novità che – qualora ce ne fosse stato bisogno – chiarisce ulteriormente che i problemi e i limiti delle squadre sono sempre specchio dei limiti dei club e delle proprietà.