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Lautaro: «Ruberei a Kvaratskhelia la sua abilità nell’uno contro uno in velocità, è troppo forte»

A Dazn in un video social: «Ruberei il colpo di testa di Kane, la mentalità di Julian Alvarez, la capacità di segnare di Suarez»

Lautaro: «Ruberei a Kvaratskhelia la sua abilità nell’uno contro uno in velocità, è troppo forte»
Mg Milano 15/01/2025 - campionato di calcio serie A / Inter-Bologna / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: esultanza gol Lautaro Martinez

“Interrogato” sulle abilità principali di altri top attaccanti in giro per l’Europa, Lautaro Martinez, attaccante dell’Inter, ha parlato a Dazn in un video social anche di Kvaratskhelia. I due sono stati rivali fin quando il georgiano non è stato ceduto al Psg e ora si giocherà la Champions nelle gare che restano, così come l’argentino di Simone Inzaghi che affronterà il Bayern Monaco (di un altro ex rivale Kim-Minjae) nei Quarti di finale.

Lautaro: «A Kvara ruberei l’uno contro uno in velocità»

Di seguito quanto si riporta dal contenuto del video social:

«A Mbappé ruberei la velocità, ad Haaland la forza fisica. A Kane il colpo di testa, a Cavani l’uno contro uno e a Vinicius il dribbling. A Messi? Tutto! A Kvaratskhelia la sua abilità nell’uno contro uno in velocità, è troppo forte. A Julian Alvarez la mentalità, a Thuram il sorriso. A Suarez la forza fisica e la capacità di segnare.»

Al Napoli la poltrona di Kvaratskhelia è ancora vuota (Repubblica)

Scriveva su Repubblica Napoli qualche giorno fa Marco Azzi:

“Una poltrona per due, ma rimasta per adesso senza un padrone. Il problema c’è e si vede, risultati alla mano. Sono trascorsi infatti più di due mesi dalla cessione di Kvaratskhelia e il Napoli non ha ancora trovato il suo sostituto naturale, al punto che Conte è stato addirittura costretto a modificare in corsa il suo assetto tattico, passando per estrema necessità al modulo 3- 5- 2.

Neres non ha infatti i 90’ nelle gambe e dopo il lungo periodo di stop passato in infermeria dovrebbe essere arruolabile solo part time, per uno spezzone di gara nel secondo tempo. Okafor – appena 36’ giocati finora – dovrà invece tenere probabilmente a bada i suoi bollori da ex, visto che la sua altalenante condizione fisica continua a essere monitorata con attenzione e preoccupazione dallo staff di Conte. I due aspiranti alla poltrona di Kvara sono ancora un rebus e il vuoto lasciato dal georgiano non è stato colmato. È questo il vulnus dello sprint scudetto”.

 

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