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L’Italia di Spalletti è adolescente: primo tempo inquietante, secondo quasi storico: 3-3 in Germania

Fuori dalla Nations League. Nei primi 45 minuti il remake dell’horror di Italia-Svizzera agli Europei. Poi sfiorata la rimonta. Si dovrà entrare nell’età adulta

L’Italia di Spalletti è adolescente: primo tempo inquietante, secondo quasi storico: 3-3 in Germania
Dc Milano 20/03/2025 - Nations League / Italia-Germania / foto Domenico Cippitelli/Image Sport nella foto: Luciano Spalletti

L’Italia di Spalletti è adolescente: primo tempo inquietante, secondo quasi storico: 3-3 in Germania

La vita è sempre una questione di prospettive. La Nazionale pareggia 3-3 in Germania, esce dalla Nations League eppure lo stato d’animo non è così negativo. Perché c’è stata una differenza abissale tra il primo e il secondo tempo. Il primo è stato un disastro. La squadra di Spalletti è stata dominata, finanche umiliata dai tedeschi. È finita 3-0 per loro con un gol incassato, il secondo, che nemmeno ai tornei scolastici. Quarantacinque minuti che inevitabilmente portavano a riconsiderare il ruolo di Spalletti. La partita nei primi 45 minuti è stata il remake del film horror visto contro la Svizzera agli Europei. Inquietante.

Il secondo tempo, invece, con Politano e Frattesi in campo al posto di Gatti e Maldini, è stato diametralmente opposto. L’Italia ha segnato tre gol e può recriminare per un rigore prima assegnato e poi revocato. I pessimisti potranno dire che la ripresa è stata possibile perché i tedeschi di Nagelsmann sono rientrati in campo svagati e con poca concentrazione. Tant’è vero che ci hanno regalato subito il gol del 3-1, segnato da Kean che poi ha raddoppiato su assist di Raspadori. Quel che contano, però, sono i fatti. E i fatti sono i tre gol dell’Italia. Problemi dei tedeschi se pensavano di aver già vinto. La sostanza è che l’Italia ha reagito. Alla Nazionale al 78esimo è stato anche fischiato un calcio di rigore che però l’arbitro ha revocato dopo essere stato richiamato dal Var. Una decisione che ha lasciato perplessi. Il rigore ci poteva stare. Il penalty è stato poi assegnato nel recupero e lo ha trasformato Raspadori. È finita 3-3.

L’Italia è fuori ma Spalletti e Gravina hanno evitato il processo. Il primo tempo è stato inquietante. Nell’intervallo alzi la mano chi non si è posto la domanda se Spalletti fosse l’uomo giusto al posto giusto. Poi, però, la reazione degli azzurri c’è stata. È stata anche notevole. L’accusa potrà sostenere che c’è stato un primo tempo da squadra soporifera, incapace di reagire, preoccupante. La difesa potrà opporre il secondo volitivo, da squadra che non si arrende mai e che può anche recriminare per una discutibile decisione arbitrale.

Non vogliamo rifugiarci nel problema psicologico. Resta la preoccupazione per aver rivisto l’Italia nulla come contro la Svizzera. Ma c’è anche la sorpresa per la ripresa. Dopo quasi due anni, però, registriamo che la Nazionale di Spalletti non è ancora formata. Diciamo che è ancora adolescente. E bisognerà entrare quanto prima nell’età adulta.

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