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Michail Antonio parla dopo l’incidente: «Ho capito dalle foto quanto sono stato vicino alla morte»

L’attaccante alla BBC: «So che giocherò di nuovo. Ho sempre creduto nella mia forza mentale. Dell’incidente non ricordo nulla»

Michail Antonio parla dopo l’incidente: «Ho capito dalle foto quanto sono stato vicino alla morte»
West Ham United's English midfielder #09 Michail Antonio prepares to rejoin the game with a new shirt during the English Premier League football match between Newcastle United and West Ham United at St James' Park in Newcastle-upon-Tyne, north east England on November 25, 2024. (Photo by Paul ELLIS / AFP)

Michail Antonio è tornato a parlare dopo il grave incidente che poteva costargli la vita. Lo scorso 7 dicembre, l’attaccante del West Ham era a bordo della sua Ferrari quando perse il controllo della vettura nelle campagne dell’Essex e andò rovinosamente a schiantarsi contro un albero.

«Il retro della macchina continuava a sbandare, non mi sentivo al sicuro. L’avevo acquistata da tre settimane e stavo già pensando di restituirla», ha rivelato il giamaicano ai microfoni della Bbc. «Non ricordo l’incidente in sé. È strano perché per tutto questo tempo mi è stato detto che ero cosciente e parlavo con tutti. La polizia è arrivata e, quando mi hanno trovato, ero incastrato tra due sedili. Non ero seduto al volante. Hanno ipotizzato che stessi cercando di uscire dal finestrino, ma dato che la mia gamba era ridotta decisamente male, non ci sono riuscito».

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E in effetti, le condizioni del 34enne calciatore si sono confermate abbastanza complesse all’arrivo in ospedale. Presto si è escluso che la sua vita fosse in pericolo, ma lo stesso non si può dire della gamba fratturata: «Era completamente distrutta, mi sono fratturato il femore in quattro punti diversi», ha affermato Antonio il quale poi ha subito un intervento chirurgico per fortuna andato bene. «Mi hanno conficcato un chiodo nella coscia con quattro bulloni, viti e bulloni per rimetterla insieme. Il mio primo chirurgo mi ha detto che non voleva che caricassi peso sulla gamba per tre mesi, cioè più o meno adesso, e potete vedere che sto camminando. Abbiamo chiamato un secondo specialista che mi ha detto che avrei dovuto iniziare ad aumentare di peso, passando dal 10% al 100% in tre settimane. Ma ho tenuto le stampelle per altre due settimane. Ci vorranno dai sei ai dodici mesi prima che la mia gamba inizi a guarire».

Michail ha ammesso che quando successivamente gli hanno mostrato le immagini di ciò che restava della sua vettura, è stato per lui quasi uno shock: «Mi ha fatto capire quanto fossi stato vicino alla morte. Ho visto foto, l’auto era diventata rottame. Non è stato facile per me».

«Se giocherò di nuovo a calcio? Sì, al 100%. È su questo che mi concentro ed è per questo che mi alleno sei giorni alla settimana. Ho sempre valutato positivamente questa situazione. È un incidente orribile e le lesioni sono gravi. È l’infortunio più grave che abbia mai subito in carriera. Ma siccome sono già due o tre mesi avanti rispetto al mio livello normale. So che giocherò di nuovo. La gente ha sempre dubitato di me. Ho sempre creduto nella mia forza mentale. Questa è solo un’altra battuta d’arresto, che non mi fermerà», ha concluso.

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