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Morata: «Un errore lasciare l’Atletico. Fonseca mi chiamava tutti i giorni, avevo bisogno di sentirmi amato»

A Cadena Ser: «Non mi sono reso conto che anche Simeone mi voleva bene. Avevano ragione mio padre e il procuratore a dirmi di non muovermi»

Morata: «Un errore lasciare l’Atletico. Fonseca mi chiamava tutti i giorni, avevo bisogno di sentirmi amato»
Mg Milano 17/09/2024 - Champions League / Milan-Liverpool / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Alvaro Morata

Alvaro Morata si è pentito di aver lasciato l’Atletico Madrid. L’attaccante spagnolo – trasferitosi al Galatasaray dopo un’esperienza di soli sei mesi al Milan – lo ha ammesso durante un’intervista concessa ai microfoni di Cadena Ser, in cui ha inoltre ricostruito il suo addio al club spagnolo risalente alla scorsa estate.

Morata e l’addio all’Atletico Madrid

«Non avrei mai dovuto lasciare l’Atletico», ha esordito l’ex Juventus. «Ma non stavo bene e quando non stai bene prendi decisioni sbagliate in ogni aspetto della vita», ha poi sottolineato, probabilmente tirando in ballo la separazione con la moglie Alice Campello.

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Riguardo il passaggio dai colchoneros ai rossoneri, Morata ha spiegato: «L’allenatore del Milan (Fonseca, ndr) mi chiamava tutti i giorni, avevo bisogno di sentirmi amato e considerato, dovevo decidere in fretta e non mi sono reso conto che anche Simeone mi voleva bene e mi considerava. Mio padre e il mio procuratore mi dicevano che stavo sbagliando ma non li ho ascoltati, quando passi per momenti difficili vedi tutto grigio anche se vicino hai persone che ti dicono che non è così».

Alvara ha infine concluso il suo intervento affermando: «Se potessi tornare indietro non me ne andrei mai dall’Atletico, però le cose non si possono cambiare e ora sono molto felice».

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