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Inzaghi: «Mancano undici partite ed è un campionato aperto, siamo tutte lì»

In conferenza: «Dimarco e Calhanoglu non stanno bene, ma il primo ha sentito un indolenzimento e non una fitta»

Inzaghi: «Mancano undici partite ed è un campionato aperto, siamo tutte lì»
Db Milano 10/11/2024 - campionato di calcio serie A / Inter-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Simone Inzaghi

Il tecnico dell’Inter, Simone Inzaghi ha parlato in conferenza stampa dopo il pareggio col Napoli per 1-1

La conferenza di Inzaghi

«Già eravamo in emergenza, oggi Dimarco e Calhanoglu non riuscivano più a correre bene: è un momento così per gli infortuni, ma i ragazzi hanno fatto il massimo contro una ottima squadra che è cresciuta tanto nel secondo tempo. Ci prendiamo questo pareggio, nell’azione potevamo fare meglio ma lo rivedremo e lo analizzeremo. Ora c’è emergenza, Dumfries e Pavard esterni non li avevamo mai messi e farlo col Napoli comportava dei rischi. Mantenevano ampiezza con Spinazzola e Politano, loro avevano corsa e gamba e ci ha creato più di un problema».

Cosa lascia questo pareggio?

«Siamo tutte lì in classifica, mancano undici partite ed è un campionato aperto con Lazio e Juventus che possono accorciare. Noi guardiamo il nostro cammino, sono fiducioso: in questi 15 giorni avremo qualche problema di rotazione, ma ho detto alla squadra che ho bisogno di grande disponibilità e i ragazzi me la danno sempre».

«Dimarco e Calhanoglu non stanno bene, ma il primo ha sentito un indolenzimento e non una fitta: probabilmente non sarà una cosa come gli altri esterni. Hakan ha preso una ginocchiata, speriamo non sia come quella di Carlos Augusto che è rimasto fuori. Zalewski e Darmian non ci saranno, per Rotterdam credo nemmeno Carlos. Vedremo che disponibilità avremo».

Avete mostrato orgoglio

«Bisogna pensarci, speriamo che possano rientrare tutti perchè è oggettivo avere fuori quattro esterni su cinque. Possono esserci difficoltà come avversari di valore come stasera».

Bastoni è stato sostituito per non perdere un altro mancino?

«Sì, ha fatto una grandissima gara ed era entrato Billing: ho pensato che di mancini non ne avevo, usciva lui o Acerbi. Ho messo dentro De Vrij perchè Bastoni aveva fatto una ottima partita e non aveva chiesto il cambio. Ma in quella zona abbiamo difficoltà»

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