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Neres sarà convocato contro il Milan ma partirà dalla panchina (Sky)

Difficilmente Conte rinuncerà a Raspadori viste le ottime prestazioni. Contro il Milan il tecnico si aspetta risposte anche sulla tenuta mentale della squadra

Neres sarà convocato contro il Milan ma partirà dalla panchina (Sky)
Ni Napoli 12/01/2025 - campionato di calcio serie A / Napoli-Hellas Verona / foto Nicola Ianuale/Image Sport nella foto: David Neres

Il Napoli si prepara in visto dell’ultima parte di stagione. I prossimi avversari saranno i giocatori del Milan, ospiti al Maradona. Da Sky gli ultimi aggiornamenti da Massimo Ugolini, inviato a Castel Volturno. Conte dovrebbe confermare gli undici delle ultime tre partite, Neres ci sarà ma dalla panchina.

Contro il Milan Conte vuole vedere la tenuta mentale del Napoli

Le parole di Ugolini:

«Dalle indiscrezioni raccolte questa settimana si avvicina la conferma degli undici che sono scesi in campo nelle ultime tre partite. Gli interpreti non cambiano, i sistemi di gioco sì, ma Neres dovrebbe partire dalla panchina. Deve ritrovare il ritmo partita, i prossimi minuti contro il Milan al Maradona saranno decisivi. Il brasiliano sarà convocato ma partirà dalla panchina. Anche perché Lukaku e Raspadori hanno dato segnali positivi, anche dalle recenti partite con le Nazionali. Raspadori statisticamente, i numeri contano, sta disputando una buona stagione da quando è stato impiegato. Quattro gol quest’anno, cinque la scorsa stagione. Ancora zero gli assist però sono otto quelli di Lukaku. Raspadori ora è più vicino alla porta e più centrale, difficilmente Conte ci rinuncerà. Poi può essere tutto. L’unico ballottaggio è Spinazzola-Olivera, fermo restando il ritorno alla difesa a quattro. Non ci dovrebbero essere altre novità, servono i tre punti per restare agganciati al sogno scudetto. Una partita da cui Conte si aspetta risposte anche per quel che riguarda la tenuta mentale della squadra».

La poltrona di Kvaratskhelia è ancora vuota: né Neres né Okafor ne hanno preso il posto (Repubblica)

Tutto è cominciato con la cessione di Kvaratskhelia al Psg. C’è un prima e un dopo nel Napoli. Anche se gli incompetenti (a Napoli abbondano) starnazzano che il georgiano che non fosse così indispensabile. Infatti gioca sempre nel Psg e in Champions è stato ed è protagonista. Ma torniamo al Napoli. Dalla partenza di Kvara, la squadra di Conte ha subito un crollo. E ora è seconda a tre punti dall’Inter e deve assolutamente battere il Milan domenica sera se non vuol dire addio allo scudetto.

Scrive Repubblica Napoli con Marco Azzi:

Una poltrona per due, ma rimasta per adesso senza un padrone.

Il problema c’è e si vede, risultati alla mano. Sono trascorsi infatti più di due mesi dalla cessione di Kvaratskhelia e il Napoli non ha ancora trovato il suo sostituto naturale, al punto che Conte è stato addirittura costretto a modificare in corsa il suo assetto tattico, passando per estrema necessità al modulo 3- 5- 2. Raspadori e Lukaku ce la stanno mettendo tutta per tamponare l’emergenza offensiva, ma sono lo stesso diminuite drasticamente le reti segnate – e di conseguenza le vittorie – degli azzurri.

La rinuncia forzata al tridente e al 4-3-3 ha fatto danni e a Castel Volturno fervono i preparativi per tornare al passato. Ma contro il Milan almeno all’inizio sarà confermato il 3-5-2. Neres non ha infatti i 90’ nelle gambe e dopo il lungo periodo di stop passato in infermeria dovrebbe essere arruolabile solo part time, per uno spezzone di gara nel secondo tempo. Okafor – appena 36’ giocati finora – dovrà invece tenere probabilmente a bada i suoi bollori da ex, visto che la sua altalenante condizione fisica continua a essere monitorata con attenzione e preoccupazione dallo staff di Conte. I due aspiranti alla poltrona di Kvara sono ancora un rebus e il vuoto lasciato dal georgiano non è stato colmato. È questo il vulnus dello sprint scudetto. 

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