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Non è normale, non è per niente normale quello che sta facendo Conte a Napoli (Carratelli)

Sul Corsport. Sta operando tra difficoltà sconosciute a Inter e Atalanta. Non è venuto a Napoli per galleggiare nelle prime posizioni, ma per vincere

Non è normale, non è per niente normale quello che sta facendo Conte a Napoli (Carratelli)
Ni Napoli 25/01/2025 - campionato di calcio serie A / Napoli-Juventus / foto Nicola Ianuale/Image Sport nella foto: Antonio Conte

Non è normale, non è per niente normale quello che sta facendo Conte a Napoli (Carratelli)

Mimmo Carratelli sul Corriere dello Sport sottolinea quel che è chiaro a tutti fuori Napoli (ma anche a tanti a Napoli) e che se questo Napoli sta lottando per lo scudetto è solo perché c’è Antonio Conte in panchina. Parte prendendo spunto dalle frasi di domenica del tecnico: “Si sta facendo passare per normale quel che normale non è. Ti vendono il migliore, è normale. Mancano i giocatori, è normale”.

Ecco cosa scrive Carratelli:

Non è normale, non è per niente normale quello che sta facendo Conte a Napoli. Non è paragonabile a nessuno dei cinque campionati vinti con Juventus (tre), Chelsea e Inter. Forse solo la Juventus 2011-12, riesumata dal settimo posto in due annate precedenti, può in qualche modo ricordare l’impresa napoletana di questa stagione.

Nel Napoli ha costruito la migliore difesa del campionato, ma non ha altrettante risorse offensive, però più di sempre ha in pugno una squadra che lo segue in tutto e per tutto, compresi gli allenamenti micidiali. Ma gli sono stati sottratti i goleador (Osimhen e Kvaratskhelia) con i quali avrebbe avuto maggiori chance di scudetto.

Conte è il vero leader del Napoli

La proverbiale capacità di Conte di essere un leader assoluto, il vero e autentico leader del Napoli, dallo spogliatoio al campo, alla abilità nella comunicazione, sorregge la squadra nella morsa di due avversari superiori sulla carta, l’Inter di maggiore esperienza e robustezza della rosa e l’arrembante Atalanta. È questa l’impresa, ardua per il disastro dell’anno precedente e per lo stress di un campionato di vertice. Il lavoro di Conte non ha eguali e non è determinato solo dal suo carattere vincente. Sta operando tra difficoltà sconosciute a Inter e Atalanta.

Nessuno aveva previsto un Napoli protagonista. Non c’erano obiettivamente le premesse necessarie. Ma Conte è diventato la premessa. Se prendi Conte non è per galleggiare nelle prime posizioni. È per vincere, la sua ossessione. Che ci stia riuscendo o che stia lottando per riuscirci è una impresa. Gli avversari più del Napoli temono Conte. De Laurentiis ha azzeccato per la sesta volta la scelta dell’allenatore. Ma Conte non è venuto per fare “bella figura”. È venuto per vincere, com’è nella sua costante ambizione. 

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