Sul Giornale. Nelle parole del tecnico leccese c’è forse il rimorso che deve accompagnare i rossoneri al confronto col Napoli. In estate a casa Milan andavano di moda solo profili stranieri

Sul Giornale Franco Ordine scrive della sfida tra Napoli e Milan e ricorda la sliding doors che portò Conte al Napoli. Il tecnico poteva andare al Milan ma Ibra scelse Fonseca perché non voleva un manager come Conte.
Nelle parole di Conte c’è il rimorso che deve accompagnare i rossoneri al confronto col Napoli
Ordine scrive:
“«Il Milan è stato costruito per lo scudetto in estate e rifatto a gennaio» segnala il tecnico leccese e forse c’è in questo rilievo tecnico pertinente il rimorso che deve accompagnare i rossoneri al confronto col Napoli guidato da chi, qualche mese prima, riscuoteva il massimo dei consensi tra critici e tifosi, non a casa Milan dove invece andavano di moda solo profili stranieri, «non un manager», la famosa definizione di Ibra che Conte non ha mai digerito”.
La stoccata: «Il Milan era stato costruito per lo scudetto e a gennaio ha rifatto il mercato»
Antonio Conte quando può, si toglie sempre qualche pietra dalle scarpe pensando al Milan e a Ibrahimovic che gli preferì Fonseca (sigh).
Conte ha risposto a una domanda sul Milan in conferenza stampa.
Ha le idee chiare per il Milan?
«Sarebbe preoccupante se non le avessi. Le idee sono molto chiare, le idee me le dà il campo. Siamo felici di aver recuperato Neres. C’è disappunto per i problemi di Anguissa e per aver perso Spinazzola. Domani aspettiamo una squadra molto forte, costruita per vincere lo scudetto. Poi ci sono annate particolari, a gennaio hanno rifatto il mercato inserendo calciatori forti perché li conosco. Andiamo ad affrontare il Milan che è un signora squadra e ha un ottimo allenatore in panchina. Domani avremo bisogno ancora di più il supporto del Maradona. Ci sarà da soffrire, ve lo dico in anticipo. Milan era partito con ambizioni di scudetto e a gennaio si è rinforzato. Grandissimo rispetto ma mai paura».
Lo scudetto.
«Sarebbe stupido non fare un pensiero quando siamo a tre punti dalla prima. È giusto crederci e mettere tutto quello che abbiamo a disposizione. Siamo in una posizione che nessuno avrebbe immaginato. Il tifos credo che stia apprezzando il fatto che diamo sempre il tutto per tutto. Come facciamo a dire “vediamo”. Dobbiamo crederci, sappiamo che sarà dura anche il piazzamento in Champions. Mancano nove partite. Guardando sempre davanti. Davanti oggi è il primo posto. C’è la soddisfazione di avere pressioni diverse. Le pressioni ce l’hanno chi deve vincere o lottare per non retrocedere. Le pressioni portano stress e questo ci deve dare soddisfazione. Dobbiamo dare tutto quello che abbiamo. C’è poco da chiedere al tifoso napoletano. Ci hanno abituati bene, anche noi abbiamo abituato il tifoso a uscire con la maglia sudata. Sarà importante che si crei la giusta atmosfera».